Sinistra Comune, in vista delle prossime elezioni regionali, ritiene importante poter mettere a disposizione il proprio patrimonio di idee ed esperienze, con l’umiltà di chi è ben consapevole della grandezza della sfida. Ciò può servire a definire con tanti e tante altre in Sicilia,  un percorso politico ampio e uno spazio di azione non rituale nella competizione elettorale.

L’assemblea  ha ragionato a lungo su questo, non nascondendo rischi, difficoltà, valutazioni diverse al suo interno. Esistono in Sicilia importanti esperienze politiche e sociali, attive nei territori e organizzate su scala regionale, che potrebbero  contribuire, insieme a Sinistra Comune, all’attivazione di un processo di coinvolgimento dal basso, con uno stile e un metodo tutto diverso da quello solito, che ha ridotto la politica e la partecipazione democratica una cosa per pochi. Esistono in Sicilia moltissime persone che a votare non ci vanno nemmeno più, allontanati da destra e sinistra, dall’alto e dal basso, da pratiche totalmente autoreferenziali del ceto politico.

“Abbiamo deciso di avviare una fase esplorativa con tutte le realtà della sinistra, sociale e politica, della Sicilia – fanno sapere -, per valutare se esiste la possibilità e la volontà politica per costruire uno spazio assembleare siciliano entro il mese di Luglio. Uno spazio capace di di produrre una accelerazione politica sul metodo partecipativo, sulla proposta politica e sull’impianto programmatico per le prossime elezioni regionali.

Sinistra comune è un’esperienza che è cresciuta perché è riuscita ad introdurre un metodo che ha rotto la cristallizzazione correntizia e ha valorizzato dentro un spazio comune le singole parzialità. E’ un soggetto politico che sta ancora sperimentando, quotidianamente, un diverso rapporto tra pratica sociale, rappresentanza politica, democrazia, condivisione. Per questo noi possiamo partire solo da noi stessi: non dall’individuazione di questo o quel candidato presidente e nemmeno da una discussione politicista sulle alleanze o meno” conclude la nota.