Torna a far parlare di sé l’emergenza abitativa a Palermo. Tema sempre caldo. Il sindacato di base Usb ed Officina del Popolo hanno organizzato per lunedì 4 settembre un presidio davanti alla Prefettura, in via Cavour, a partire dalle 10 contro gli sfratti e gli sgomberi.
Si manifesta per 30 famiglie di corso Pisani che sono state interessate da un’ordinanza di sgombero dei locali entro settembre. Diversamente dovranno lasciare l’immobile in modo coatto.
La nota dei sindacati
Questa la nota dei sindacati: “Dall’insediamento del governo Lagalla, in piena continuità con quello precedente, resta gravissima la condizione di precarietà abitativa nella nostra città: aumentano le ordinanze di sgombero così come aumenta il numero di nuclei familiari che occupano per necessità; le graduatorie di emergenza per l’assegnazione di alloggi popolari non scorrono per quanto crescono e, nonostante questa inefficienza statale nella distribuzione delle risorse, le uniche misure (comunali, regionali, statali ed europee) di sostegno al diritto all’abitare riguardano fondi da drenare nelle tasche dei proprietari. Siamo schiavi/e della rendita dei proprietari: lavoriamo per loro, dormiamo da loro e paghiamo le tasse che vengono drenate per loro. Sono così sazi, anche per via della massiccia turistificazione che ha subito il centro della città, che chiedono almeno 2 garanzie a lungo termine per affittare un appartamento”.
Ed inoltre: “Per questa ragione e per le condizioni reddituali e lavorative della nostra città, sono migliaia le famiglie costrette ad occupare: sono stati recuperati, in totale autonomia, spazi pubblici abbandonati fatti diventare delle vere e proprie case, sostituendo così l’impulso che dovrebbero avere delle istituzioni pubbliche, invece troppo interessate a garantire la rendita privata e non i diritti”.
L’ordinanza di sgombero per 30 famiglie di Corso Pisani
“Ad aprile 2023 un’ordinanza di sgombero ha raggiunto 30 famiglie occupanti per necessità in Corso Pisani che intima loro il rilascio spontaneo dell’immobile entro settembre 2023, pena sgombero coatto”.
Ed ancora: “Viviamo in un periodo di crisi che colpisce le fasce più calpestate della società: l’abolizione del reddito di cittadinanza, i salari da fame, il lavoro nero e non tutelato, l’assenza di un piano abitativo pubblico, la sanità pubblica al collasso. Ormai il livello reddituale (diretto e indiretto) di gran parte della popolazione è tale che non si sopravvive più”.
Infine: “È il momento di scendere in piazza. Si invitano singoli cittadini, associazioni, collettivi, sindacati a unirsi a noi in presidio lunedì 4 ore 10 davanti la Prefettura”.
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