• Il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli ha incontrato i sindaci della provincia di Palermo colpita dagli incendi
  • “Risposte immediate all’emergenza incendi con i ristori da dare a chi oggi ha perso tutto”
  • “Bisogna incentivare il ruolo dell’agricoltore come custode del territorio su cui coltiva”
  • Ed ha aggiunto:”C’è bisogno di maggior coordinamento tra i soggetti coinvolti nella gestione degli incendi”

“Ieri abbiamo visto la Sardegna, oggi la Sicilia e la Calabria sta andando a fuoco così come altre zone non soltanto del nostro Paese ma anche altri Paesi europei. Il tema degli incendi è un’emergenza che deve trovare risposte immediate e vanno trovate con i ristori da dare a chi oggi ha perso tutto con le difficoltà che ci sono perché com’è noto la 353 del 2000 giustamente impone delle dinamiche dei ristori molto precise, abbiamo alcune idee che stiamo sviluppando in queste ore”. Lo ha detto Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche Agricole dopo un incontro con i sindaci della provincia di Palermo i cui territori hanno subito danni ingenti per gli incendi.

“Dare ossigeno a chi ha perso tutto”

Patuanelli ha continuato: “Da un lato bisogna garantire il rispetto di questa norma e dall’altro dare ossigeno a chi ha perso il proprio raccolto, il proprio bestiame, la propria attività. Il tema principale è prevenire quello che stiamo vivendo oggi”.

Incentivare l’agricoltore come custode

“Noi dobbiamo tornare ad incentivare il ruolo dell’agricoltore come custode del territorio – ha aggiunto il ministro – l’agricoltore è il primo che può custodire il terreno su cui coltiva. Oggi le dinamiche di incentivo sono sempre rispetto alla parte produttiva quindi le parti improduttive sono un costo e non un incentivo. Dobbiamo invertire questa tendenza. Credo che nel piano nazionale strategico della Pac dovremmo tenere conto di questo elemento attraverso gli strumenti individuati e tutta l’architettura verde. Va garantito che l’agricoltore che si prende cura anche delle parti improduttive con una sana gestione che serve a prevenire fenomeni come quelli che vediamo oggi deve essere tutelata, incentivata, aiutata e sostenuta”.

La risposta alle critiche

“Se da qualche mese da ministro sono responsabile dell’abbandono dell’agricoltura siciliana mi scuso, ma non penso sia così. Peraltro com’è noto abbiamo incrementato di oltre 100 milioni il Fesr e le dotazioni economiche del piano di sviluppo regionale per sostenere l’agricoltura siciliana. Mi dispiace sentire le parole del presidente Musumeci: avrebbe potuto essere un pochino più accogliente perché assieme le cose le risolviamo, con le contrapposizioni come questa non vedo dove si possa arrivare”. Ha risposto così il ministro alle politiche agricole Stefano Patuanelli alle critiche del partito del presidente della Regione Nello Musumeci che lo accusavano di essere responsabile della crisi in agricoltura e degli incendi.

“C’è bisogno di maggior coordinamento”

Il ministro delle Politiche Agricole ha anche aggiungo: “Penso che ci sia bisogno di maggior coordinamento anche tra i soggetti coinvolti nella gestione degli incendi. Incendio deve essere affrontato nel bosco quindi in Sicilia attraverso il corpo forestale regionale tramite ciò che è stato traslato ai carabinieri del corpo forestale nazionale perché altrimenti diventa incendio di interfaccia e ed è molto più difficile da gestire attraverso i pompieri e i vigili del fuoco. Credo che sia evidente che non manca personale mancano forse dei mezzi, manca un maggiore coordinamento e forse i piani regionali non sono sempre aggiornati e attuati”.

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