“C’è un comune del Palermitano in cui è in corso una vera e propria emergenza relativa alla salubrità dell’acqua e dell’approvvigionamento idrico. Si tratta del comune di Balestrate, dove dai rubinetti esce acqua con massiccia presenza di batteri. Dato che sia l’amministrazione comunale che l’AMAP, l’ente gestisce il servizio idrico pare non siano ancora intervenuti da oltre due anni, nonostante le reiterate denunce, è necessario un intervento della Regione”.

A chiederlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri, vice presidente della commissione ambiente all’Ars che, con una interrogazione, incalza il governo regionale a provvedere ad un tempestivo controllo della qualità delle acque dell’area interessata, per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente.

“Già dal luglio 2016 – spiega la deputata – il Comune di Balestrate ha iniziato ad avere i primi problemi di approvvigionamento idrico, dovuti principalmente ad acqua non è potabile. La situazione ha ovviamente causato un grave danno economico, considerando l’area ad alta vocazione turistica specialmente nel periodo estivo. Da allora si sono succedute diverse ordinanze comunali che vietavano l’uso dell’acqua per fini potabili dato che i valori di ben due sorgenti risultavano non a norma. Nonostante poi vi sia stato un consiglio comunale urgente che impegnava il sindaco a richiedere ad AMAP la verifica straordinaria dei parametri di potabilità dell’acqua, nulla è cambiato e i cittadini hanno continuato a pagare peraltro le bollette dell’acqua come potabile. Per queste ragioni – conclude Palmeri – chiediamo un intervento risolutivo da parte del governo regionale per chiedere interventi utili a risolvere tale grave situazione”.

A intervenire sulla vicenda è anche il consigliere comunale M5S di Balestrate, Giuseppe Curcurù, che ha segnalato e portato più volte il problema all’attenzione dei cittadini e della giunta chiedendo e ottenendo, insieme ad altri due consiglieri d’opposizione, la convocazione di diversi consigli comunali d’urgenza.

“Sono opportuni – spiega Curcurù – interventi strutturali definitivi, come d’altronde previsto dal contratto, e l’utilizzo di nuove sorgenti. I balestratesi, offesi e preoccupati, non possono continuare a pagare acqua non potabile. Meritano attenzione e rispetto da parte delle istituzioni” conclude il consigliere.