“Non conosciamo né il mese, né il giorno, ma una cosa è certa, la Sicilia è destinata ad affogare presto tra i rifiuti. Troppo tempo sprecato per la realizzazione di impianti di trattamento. Quantomeno si cominci a correre ai ripari”.

A lanciare l’allarme è il deputato regionale del M5S, responsabile nazionale delle politiche ambientali del Movimento, che. Dobbiamo sapere quanto tempo ci resta prima che i rifiuti invadano tutta la Sicilia. Il countdown è iniziato”.

“Troppo tempo – dice il deputato – è stato sprecato per la realizzazione degli impianti di trattamento che abbiamo sempre e costantemente invocato. Ma è stato come predicare nel deserto. E il piano dei rifiuti in arrivo non lascia certo sperare bene, anzi. Occorre cambiare passo, costruendo gli impianti di trattamento e potenziando al massimo la differenziata, ma occorre farlo subito”.

“L’emergenza di Palermo – continua Trizzino – in questo momento è sotto gli occhi di tutti, ma la situazione sta per esplodere in tutta la Sicilia. Palermo nei prossimi giorni potrà respirare grazie all’autorizzazione ricevuta dall’Arpa ad abbancare nella sesta vasca di Bellolampo 140 mila tonnellate della ‘frazione biostabilizzata’, ossia quella parte dei rifiuti che è stata sottoposta al trattamento meccanico biologico, il resto dovrà essere inviato a Catania. L’ok dell’Arpa per Palermo è soltanto una piccola boccata d’ossigeno, che consentirà di liberare la città dai cumuli di rifiuti che invadono le strade. Nulla viene però previsto per i comuni della provincia che restano sommersi dai rifiuti, né tantomeno per il resto della Sicilia, le cui discariche – la maggior parte nelle mani di privati – si stanno esaurendo. Se la settima vasca di Bellolampo non vedrà la luce nei primi mesi dell’anno nuovo, la crisi che oggi vive il capoluogo si allargherà a macchia d’olio in tutti i comuni dell’isola”.

“La situazione di Palermo – aggiunge il consigliere comunale di Palermo Antonino Randazzo – resta comunque drammatica. Chiediamo a Rap e Comune un maggiore impegno per aumentare la raccolta differenziata che, insieme alla costruzione di nuovi e performanti impianti di trattamento, è la soluzione per uscire dalla crisi”.

Intanto il presidente e il direttore della Rap, Giuseppe Norata e Roberto Li Causi, fanno sapere che domani potrebbero concludersi a Palermo gli interventi straordinari di raccolta del surplus di rifiuti, portati avanti con l’ausilio delle pale meccaniche, “in quei siti con maggiori criticità della città”. Rap, la partecipata del Comune, spiega una nota dell’azienda, ha raccolto nell’ultima settimana oltre 1.200 tonnellate di rifiuti al giorno con una maggiore produzione che attesta il crescente recupero dell’abbandono su strada (300/400 tonnellate) rispetto alla media giornaliera di produzione che si afferma a 850/900 tonnellate. Contestualmente alle attività per regolarizzare il servizio di raccolta, da questa settimana sarà potenziato, con squadre aggiuntive, il servizio di ritiro ingombranti su strada e a domicilio. “Oltre alle 8 pale e ai 70 compattatori giornalieri messi in campo per la raccolta, – spiegano Norata e Li Causi – sono previsti 6 mezzi dedicati al ritiro degli ingombranti, con massima priorità alle segnalazioni dei cittadini, ai siti sensibili, accanto alle scuole o dove bisogna tutelare la salute pubblica”.

“In queste ore – concludono – per non ricadere nell’emergenza stiamo lavorando in sinergia con l’amministrazione comunale per individuare soluzioni necessarie per aumentare le capacità di trattamento dei rifiuti di Bellolampo, nelle more che la Regione individui, finalmente, gli impianti cui potere conferire i rifiuti prodotti in città”.

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