Indagano i carabinieri su una presunta estorsione ad un panettiere culminata con l’incendio dell’auto della moglie si presume a scopo intimidatorio. L’episodio accaduto a Termini Imerese, nel Palermitano.
Gli arresti
I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza agli arresti ai domiciliari nei confronti di padre e figlio, Giovanni e Michael Russo di Termini Imerese, rispettivamente di 56 e 27 anni. L’accusa è di usura aggravata nei confronti di un panettiere a cui era stata data alle fiamme l’auto della moglie. Il provvedimento del gip di Termini Imerese. A padre e figlio viene contestata anche la tentata estorsione perché avrebbero preteso somme non dovute dal commerciante.
Lo sviluppo dell’indagine
L’indagine dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Palermo, sono partite proprio del rogo della vettura. Perquisite l’abitazione dei due arrestati e sequestrate somme di denaro. Dopo l’incendio dell’auto, il panettiere ha iniziato a raccontare quanto avrebbe subito in questi mesi. Il prestito di 20 mila euro che era stato concesso all’esercente sarebbe cresciuto in modo esponenziale. Padre e figlio assistiti dagli avvocati Salvatore Giambrone e Giuseppe Minà. Nel corso dell’interrogatorio si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Altro arresto nei giorni scorsi
Nei giorni scorsi nell’Ennese è arrivata una condanna a 8 anni, 5 mesi e 20 giorni in cassazione per estorsione col metodo mafioso. La squadra mobile della questura di Enna ha eseguito un arresto. Dietro le sbarre uno dei tre appartenenti al clan. Nel 2018 la polizia li arrestò tutti e tre. Finirono nella rete della giustizia dopo una certosina indagine sfociata nell’ambito dell’operazione “Ottagono”. L’attività investigativa permise di rilevare che il condannato si era reso responsabile di una tentata estorsione. Vittima un imprenditore edile. Era inoltre riuscito anche ad esercitare significative influenze nella gestione comunale della raccolta dei rifiuti e dell’appalto sulla potatura di alberi. Inoltre, sempre secondo quanto confermato nel corso dei vari gradi di giudizio, aveva organizzato intrattenimenti a vantaggio di un’attività commerciale da lui stesso gestita.
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