1, X, 2. Il pronostico ormai è impossibile. Meglio mettere una tripla di antica memoria (chi una volta nella vita ha giocato al totocalcio ricorderà sicuramente) se si vuole essere certi di indovinare come finirà la partita dentro Forza Italia per la scelta del candidato mancante. Una partita che si gioca tutta sulla forza interna agli azzurri di Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia e Presidente uscente della Commissione Europea, e Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars e Commissario azzurro in Sicilia.

Il primo, Tajani, insiste su Giovanni La Via candidato. Lui è già in campagna elettorale ma formalmente è fuori dai giochi. Ad appoggiare La Via c’è anche il sindaco di Catania Pogliese.

Dall’altro lato della partita c’è Gianfranco Miccichè che punta, invece, su Giuseppe Milazzo, capogruppo azzurro all’Ars e anche lui già in campagna elettorale,. Inserito nella lista giovedì, escluso venerdì. A fianco di Miccichè sono scesi tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia e quelli regionali. Con loro anche i due assessori regionali azzurri Bernadette Grasso e Marco Falcone. Forse qualcuno ha dovuto storcere il muso per firmare l’appello per la candidatura di Milazzo ma nessuno avrebbe potuto dire no a Miccichè in Sicilia. Fatto sta che sono partiti gli appelli a Berlusconi a non rinunciare alla candidatura di Milazzo espressione del territorio.

E in questa difficile partita domani, domenica, Miccichè vola ad Arcore per parlare personalmente con l’ex cavaliere Silvio Berlusconi. Più ancora della scelta dei candidati ormai questa partita è diventata il terreno su cui si costruisce il peso futuro dei leader dentro il partito. E proprio per questo c’è anche l’ipotesi X ovvero pareggio. Berlusconi potrebbe dire, come sembra aver accennato, che fra i due litiganti il terzo è quello che gode e mettere in lista Basilio Catanoso espressione del territorio catanese ma di nessuna delle due parti in causa. Una scelta che ieri era stata fatta ma oggi torna in discussione.

Da domani a mercoledì chissà quanti dietrofront dovremo ancora raccontare.

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