Un appello dietro l’altro. Una spaccatura profonda quella che si intravede dentro Forza Italia. La scelta dei candidati per le europee spacca il fronte palermitano da quello catanese anche se i confini non sono così netti. Gli azzutti si dividono fra i sostenitori di Basilio Catanoso e quelli di Giuseppe Milazzo per la candidatura alle europee. Data per cosa fatta per Milazzo, ieri è arrivato il dietrofront a vantaggio di Catanoso, ma poi sono piovuti appelli a vantaggio del capogruppo all’Ars.

“Le prossime elezioni europee per Forza Italia devono essere occasione di rilancio del partito che rimane pilastro del centrodestra in Sicilia e nel resto del Paese, all’insegna di una ritrovata compattezza. Ecco perché occorre privilegiare ragionamenti che guardano al radicamento sui territori e al rafforzamento dell’identità del movimento” affermano i parlamentari del gruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana nell’ultimo appello della serie. Fra di loro ci sono anche gli assessori regionali Marco Falcone e Barnadette Grasso e poi i parlamentari Tommaso Calderone, Rossana Cannata, Riccardo Gallo, Luigi Genovese, Michele Mancuso, Alfio Papale, Stefano Pellegrino, Orazio Ragusa e Riccardo Savona.

“In tale ottica – concludono i Deputati – sosteniamo la candidatura del Capogruppo Giuseppe Milazzo perché interprete dei valori del nostro partito e naturale collegamento fra Palermo e Bruxelles. In Europa, Forza Italia deve portare un’idea di centrodestra saldamente ancorato al buongoverno che il partito esprime sui territori e, nello specifico, in Sicilia”.

L’appello giunto nella tarda serata di ieri seguiva di mezza giornata quello dei parlamentari nazionali. “Forza Italia in Sicilia non può rinunciare alla candidatura di Giuseppe Milazzo. Facciamo appello al presidente Berlusconi affinché intervenga con fermezza e determinazione nella composizione delle liste” avevano dichiarato i parlamentari nazionali Renato Schifani, Urania Papatheu, Gabriella Giammanco, Francesco Scoma, Nino Germanà, Nino Minardo, Stefania Prestigiacomo, Matilde Siracusano, dopo aver appreso della esclusione di Milazzo a vantaggio di Catanoso a seguito della protesta dei catanesi.

I deputati, fra cui anche una candidata in pectore, spiegavano: “Il commissario regionale Gianfranco Miccichè ha compreso e condiviso le nostre ragioni e le ha rappresentate al presidente Berlusconi. La presenza di Giuseppe Milazzo nella lista di Forza Italia per il rinnovo del Parlamento Europeo è espressione del territorio che costituisce lo zoccolo duro del partito in Sicilia”.

“Nella composizione delle liste occorre salvaguardare l’appartenenza storica al partito e la rappresentanza territoriale, elementi che in un questo momento sono essenziali per sostenere le percentuali del partito di Silvio Berlusconi in Sicilia. Scelte basate su principi differenti e candidature imposte dall’alto rischiano di far allontanare l’elettorato, alterare gli equilibri e mettere a serio rischio l’affermazione elettorale di Silvio Berlusconi in Sicilia”.

Si prospetta un week-end difficile, di confronto se non di scontro in attesa della scadenza dei termini per la presentazione delle liste prevista per mercoledì 17. Giorni difficili aspettano gli azzurri

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