“Il governo nazionale riconosca la dignità lavorativa degli 800 lavoratori ex cococo della scuola. Ci sono ancora i margini per stanziare le risorse necessarie per aumentare le ore del loro contratto di lavoro. Non si può vivere con mezzo stipendio. Per questo il 20 dicembre prossimo saremo in sit-in a Roma davanti la sede del Miur”. Lo dicono Graziamaria Pistorino e Paolo Italia, rispettivamente segretari della Flc Cgil Sicilia e di Siracusa, a margine dell’assemblea che si è tenuta stamani a Siracusa. La vertenza in Sicilia riguarda circa 500 lavoratori.
“Questo personale – aggiungono – per più di 20 anni ha lavorato con contratti a tempo determinato svolgendo importanti mansioni. Oggi dopo aver conquistato la stabilizzazione si trova a dover fare i conti con la riduzione dell’orario settimanale a 18 ore e con la relativa riduzione dello stipendio a poco più di 600 euro”.
“E’ evidente – concludono Pistorino e Italia – che con una cifra così bassa, più bassa del futuro reddito di cittadinanza, i lavoratori non riescono neanche a far fronte alle spese di prima necessità. Lo Stato, quindi, è chiamato a porre rimedio a questa situazione. Ci auguriamo pertanto che governo e Parlamento facciano il loro dovere a tutela dei diritti di queste persone e del buon funzionamento della scuola”.
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