Ex Pip e stabilizzazione, una vicenda ancora senza soluzione. “Nonostante i numerosi impegni del governo regionale, registriamo un totale disinteresse sulla questione della stabilizzazione dei lavoratori del bacino Emergenza Palermo, gli ex Pip. In assenza di azioni che esprimano la concreta volontà a cercare soluzioni, i lavoratori sono già pronti a scendere in piazza a oltranza e bloccare i servizi svolti presso ospedali, scuole, assessorati – minaccia Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia -“.

Oggi in Quinta commissione all’Ars si è svolta l’audizione richiesta dai sindacati per affrontare le questioni relative al bacino Emergenza Palermo con particolare attenzione a quanto previsto dalla legge regionale sul processo di stabilizzazione di questi lavoratori.

“Abbiamo chiesto al presidente Marcello Greco – continua Flauto – di convocare in tempi brevissimi un tavolo alla presenza del governo regionale, degli assessori al Bilancio, al Lavoro e agli Enti locali per poter partire, in tempi brevissimi, con l’insediamento di una commissione che possa portare avanti il progetto di stabilizzazione del bacino”.

“I lavoratori sono già pronti a scendere in piazza ad oltranza, tutti insieme senza garantire i servizi che oggi svolgono e che sono essenziali. Ricordiamo per fare qualche esempio che questi lavoratori prestano attività presso gli ospedali, presso il tribunale, assessorati, scuole. La loro presenza è sicuramente necessaria – conclude la Flauto – per garantire determinati servizi alla cittadinanza. Il presidente Greco si è reso anche questa volta disponibile a convocare un tavolo politico, oltre che tecnico, in tempi brevi alla presenza di tutti i soggetti interessati”.

“C’erano i funzionari dell’assessorato, i rappresentanti sindacali ma non quelli del governo regionale. Non vorremmo che si trattasse non di un’assenza casuale, ma della spia di un disinteresse per i 2571 lavoratori ex Pip che da anni fanno parte di questo bacino, tra l’altro, chiuso e ad esaurimento – dice invece Mimma Calabrò segretario generale della Fisascat Cisl – . Dopo due incontri proficui del tavolo tecnico avvenuti prima della pausa estiva la discussione non è proseguita. Non vorremmo che si ripetesse l’errore di sempre e cioè che dei Pip si parli solo quando scoppia l’emergenza o sotto la pressione della piazza. O, peggio ancora, sotto elezione. I Pip sono lavoratori e non merce di scambio per il politico di turno. Precari da oltre 15 anni e che svolgono quotidiamente il loro lavoro a servizio della collettività quali ospedali e uffici pubblici.Eppure, ancor oggi, non gli sono garantiti neppure i diritti basilari di una società civile. Ad esempio il diritto di aver retribuito il periodo di astensione obbligatoria nel caso di maternità o di malattia laddove il periodo dovesse essere superiore ai 30 giorni, di fruire dei congedi retribuiti previsti dalla Legge 104/92″.

Il presidente della Commissione ha assunto l’impegno di farsi parte attiva per la riconvocazione del tavolo tecnico nel corso del quale, auspichiamo, si possano superare tutte le criticità oggi ancora esistenti in percorsi che volgano verso l’affermazione della dignità lavorativa. Siamo ancora in attesa di riprendere il ragionamento politico col governo Crocetta affinché si possano costruire percorsi concreti che portino alla stabilizzazione dei lavoratori in modo da garantire reddito e serenità lavorativa. Laddove non dovessimo, in tempi brevi, ricevere convocazioni siamo pronti a scendere in piazza per rappresentare tutta la nostra amarezza e disagio per quanto da anni i lavoratori stanno subendo”.