Due imprenditori immobiliari accusati di bancarotta fraudolenta sono stati arrestati dai finanzieri del comando provinciale di Palermo in collaborazione con i colleghi di Firenze, Prato e Viareggio.

I militari hanno eseguito un’ordinanza del gip di Palermo. Il provvedimento è scattato nei confronti di Simone Mazzanti, di 53 anni e Michele Giambra, di 72 anni, il primo è stato portato in carcere il secondo ai domiciliari. I due sono amministratori di diritto e di fatto della società Capopassero srl attiva nel settore delle costruzioni immobiliari, dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo lo scorso 27 gennaio 2020. Le fiamme gialle hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per 4 milioni di euro quale profitto del reato.

Le indagini, condotte dagli investigatori del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo,  Gruppo Tutela Mercato Capitali, diretto dal colonnello Gianluca Angelini, sono state avviate a seguito della dichiarazione di fallimento della società, impegnata negli ultimi anni in un progetto per la realizzazione di un importante complesso residenziale a Portopalo di Capo Passero, nel siracusano e hanno permesso di scoprire un complesso ed articolato “sistema di società”, che sarebbe stato realizzato sotto la regia di Michele Giambra, già indagato in passato per altri fatti di bancarotta. Secondo quanto accertato dai finanzieri  sarebbero stati distratti, con il concorso dei più stretti familiari, di oltre 4,3 milioni di euro, erogate alla società fallita a titolo di indennità espropriativa, in danno dei creditori verso i quali l’impresa ha accumulato un ingente passivo fallimentare allo stato quantificato in almeno 3 milioni di euro.


Il progetto di realizzazione del complesso residenziale siracusano non è stato portato a termine lasciando gli scheletri delle strutture incompiuti a sfondo dei suggestivi paesaggi a vocazione turistica.

L’odierna operazione eseguita dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Palermo, si inserisce nel quadro delle linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare l’azione di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, nonché all’aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di tutelare le imprese oneste che operano nel rispetto della legge.

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