“Scarse puntualità e pulizie dei treni, e incapacità nella gestione degli imprevisti evidenziano tutti i limiti dell’organizzazione delle Ferrovie in Sicilia, dove l’abnegazione e l’impegno delle maestranze viene limitato da logiche economiche che, di fatto, disattendono gli impegni presi nel contratto di servizio con la Regione”.
Così Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Orsa Ferrovie, Slm Fast Sicilia, rompono il silenzio “per denunciare le carenze di Trenitalia nella gestione del contratto di servizio in Sicilia”.
“Non ce ne vogliano i vari comitati dei pendolari e lo stesso assessore regionale ai Trasporti, ma senza ombra di dubbio possiamo affermare che siamo lontani dagli indici di qualità richiesti e presenti nel contratto di servizio mutuati dall’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti). Riduzione di personale, chiusura di impianti manutentivi, eliminazione dei posti di front line con la clientela, biglietterie, assistenza, customer care, riduzione degli impianti a terra, hanno determinato una perdita di occupazione di circa 200 unità (pari a 12 Milioni di Euro, risparmiati). Non ultime le problematiche inerenti il personale di accompagnamento treno per quanto riguarda la programmazione, la gestione e la logistica dei turni di lavoro”.
I sindacati delle Ferrovie aggiungono “di contro non vi è un aumento dei treni effettuati e miglioramenti degli indici di qualità ma un peggioramento, (operazioni iniziate dopo la ratifica del contratto decennale con la Regione). Denunciamo inoltre, che il nuovo materiale rotabile acquistato da Trenitalia con i soldi della Regione, presenta dei limiti strutturali nella gestione interna del microclima, e inoltre, non vi è traccia degli interventi infrastrutturali nei depositi necessari a garantire la pulizia e la manutenzione dei treni in sicurezza e nella qualità richiesta. Non possiamo stare fermi di fronte a una chiusura dei siti manutentivi siciliani con un taglio di circa 130 mila ore di lavoro e con una riduzione di 80 unità”.
Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Orsa Ferrovie, Slm Fast Sicilia concludono “firmato il contratto di servizio decennale a importi crescenti, che costa più di un miliardo e duecentomila euro, è iniziato il sistematico disimpegno di Trenitalia (unico caso in Italia). Occorre un cambiamento di rotta con iniziative che coinvolgano tutti i soggetti che hanno a cuore la funzionalità di un sistema che garantisca a tutti i siciliani una mobilità moderna efficiente ed europea”.
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