La grande cena ricca di sfarzi, accompagnata da giochi di luce, con menù tipicamente siciliano ma anche con rivisitazioni internazionali firmate dal patron Bartolo Galati ha concluso la tre giorni di festa per Kaoru Nakajima, il magnate Giapponese che ha portato a Palermo 1500 ospiti affittando i due teatri, il Politeama e il Massimo, i due hotel di lusso, Villa Igea e Le Palme, ed altre tre hotel per lo staff.

Il patron e il menu

Il patron Bartolo Galati

Il patron Bartolo Galati e il suo staff hanno preparato un menu tipicamente siciliano. Per gli ospiti del magnate Giapponese si inizia con arancinette di riso, crochette di patate (cazzilli a Palermo) e panelle, poi insalata di polipo, poi paccheri con il ragù sia pure rivisitato in sfilaccetti, poi un filetto di scottona cotto in nero d’Avola accompagnato da purè di patate e infine cannolo i tiramisù.

Un evento unico  nel suo genere quello realizzato da Leone, sia per portata visto il numero degli ospiti, sia per la cucina mobile che si è dovuto impiegare e l’allestimento del teatro che certamente non nasce per questi scopi.

Cosa resta dell’evento

Un evento mondano che lascia alla città sicuramente le oltre 300mila euro spese dal magnate, ma anche tutte le spese fatte dagli ospiti giapponesi in giro per Palermo, che lascia dietro di se una immagine positiva di Palermo all’estero e la fa conoscere in Giappone, ma che porta, inevitabilmente, con se anche polemiche dure sulla scelta di utilizzare il teatro Politeama come un ristorante e di omaggiarne l’affitto per metà operata dal Comune di Palermo.

Il concerto al Massimo nel pomeriggio

Prima della cena era toccato al grande concerto al teatro Massimo tenuto da Matteo Bocelli, il figlio di Andrea. Sul palco anche la moglie del magnate, anche lei una cantante lirica. per loro fischi e ovazioni che nella tradizionale Giapponese sono segni di approvazione, più di un applauso. Un pomeriggio di musica ma anche di curiosità per i palermitani tanto che per il breve spostamento dal Massimo al Politeama gli ospiti più stretti di Nakajima, circa 500, sono stati accompagnati da una decina di pullman.

Prima del trasferimento, però, i Giapponesi si sono concessi ai palermitani. a dare il via a questo omaggio è stato lo stesso Nakajima che in una pausa dello spettacolo, essendo stato informato che fuori dal teatro c’era gente che attendeva per vederlo, è uscito sulla scalinata per una foto ricordo a metà della luna scala. Poi è risalito salutando.

Poco prima delle 19,15 è finito lo spettacolo e prima di salire sui pullman bianchi e blu in attesa, selfie in massa davanti al teatro

Il teatri Politeama “smontato”

Infine la grande cena con il teatro Politeama letteralmente “smontato” (tutto sarà ripristinato entro mezzanotte), il tavolo di Nakajima allestito nel palco d’onore e tutto il teatro, dalla sala alle tre file di palchi, divenuto un grande elegante ristorante mentre le cucine mobile erano montate all’esterno. Lì lo staff di patron Bartolo Galati ha lavorato incessantemente fino a tarda ora

 

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