“Non servono burocrati da Roma ma una task force di alto profilo, come avevo proposto in finanziaria. Lo chiederò all’Ars”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, Bernardette Grasso. L’ex assessore della giunta Musumeci smentisce di fatto l’assessore all’Economia Gaetano Armao, anche lui forzista, che in una intervista a Repubblica ha ammesso i problemi dopo la figuraccia rimediata sui fondi PNRR siciliani, sollecitando anche “figure professionali nuove da Roma”.

Grasso, “Non servono burocrati da Roma”

“Il rischio di perdere il treno dei finanziamenti comunitari c’è, è reale. Lo avevo previsto mesi fa, quando sono stata prima firmataria di una norma – condivisa con il presidente Savona e colleghi di altri gruppi parlamentari – che prevedeva l’accesso per un triennio nella PA siciliana di una task force di 300 esperti, necessaria a garantire un solo obiettivo: intercettare le ingenti risorse stanziate dall’UE e trasformale in progetti finanziabili. Compensare in concreto a un vuoto che in organico esiste presso gli Enti Locali e nei Dipartimenti regionali, con un’azione mirata”.

“Non servono burocrati calati da Roma, né altri funzionari – che per carità ben vengano nell’ottica di una rigenerazione  amministrativa della PA, ma non in questo caso”.

Chiederò all’Ars task force di alto profilo

“Servono profili di alto livello – con anni di esperienza sulle spalle, in grado di caricarsi sulle stesse le responsabilità necessarie a progettare e portare a casa il risultato. Servono figure che non temono la pressione, perché per formazione professionale ci convivono tutti i giorni. Purtroppo nel corso del dibattito nelle commissioni di merito all’Ars e in Aula, la norma da me proposta è stata snaturata, privata del suo significato originario. Inclusa all’art. 12 della legge di stabilità regionale n. 9 del 15/04/2021, ha subito un sostanziale cambiamento. Così com’è però non è utile al treno che in Sicilia non passerà più.

Per tale motivo proporrò all’Aula di rivedere la norma e renderla veramente funzionale alla nostra terra. Tra l’altro siamo ancora in tempo perché ad oggi, il bando per l’assunzione dei funzionari in seno alla Regione non è stato pubblicato. L’alternativa è il concreto rischio di privare la Regione di un’opportunità unica per allinearci al resto d’Italia. È non possiamo permettercelo”, conclude l’ex assessore agli Enti Locali.

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