Sostegno economico della Regione Siciliana alle filiere corte e ai mercati di nicchia per valorizzare i prodotti identitari del territorio. Pubblicata la graduatoria provvisoria delle domande ammissibili per ottenere il sostegno economico alla cooperazione di filiera orizzontale e verticale, tra operatori impegnati nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Sono 18 le aziende agricole, fra associazioni, cooperative e consorzi delle varie province siciliane, a essere state ammesse ai contributi stanziati con il bando ha previsto una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro.
Lo scopo della misura di finanziamento
Scopo dell’avviso, relativo alla sottomisura 16.4-Filiere corte e mercati locali del Programma di sviluppo rurale della Regione Siciliana, in linea con la strategia Farm to Fork (dal produttore al consumatore) definita dalla Commissione Europea, è quello di creare e sviluppare filiere corte e mercati locali e sostenere le attività promozionali a raggio locale. L’obiettivo è inoltre quello di sostenere la creazione di canali di mercato nazionali e internazionali per prodotti di nicchia, ridurre il numero dei soggetti intermediari e, infine, favorire lo sviluppo economico di aree rurali marginali, creando opportunità di lavoro per gli operatori locali.
Cosa si vuole sviluppare
Il fil rouge per cui è nato questo piano di finanziamento vuole sviluppare diversi aspetti. Ad esempio si vuole spingere consumatori e operatori economici ad avere il senso di fiducia e di appartenenza al territorio ed alla filiera produttiva, promuovendone l’identità e consolidando le relazioni tra gli operatori di filiera. O ancora sostenere la creazione di sbocchi di mercato per prodotti di nicchia del territorio regionale che, non concentrando masse critiche, non riescono ad inserirsi nei moderni circuiti commerciali e nei mercati nazionali ed internazionali. Si vuole anche consentire al produttore di ottenere un maggior valore aggiunto grazie alla riduzione di intermediari lungo la filiera. In ultimo, ma non meno importante, favorire lo sviluppo economico di aree rurali marginali, creando nuove opportunità di lavoro per gli operatori locali.
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