Prosegue la maratona all’Ars per approvare la Finanziaria 2022 ma i conti non tornano ancora. La seduta è stata riaperta e subito sospesa.

Seduta flash all’Ars

La coperta finanziaria è ancora troppo corta rispetto alle tante norme proposte dai deputati, ma anche dal governo. Sei ore di confronto non sono bastate a fare quadrare i conti. Ci vuole ancora tempo. Così la seduta, programmata per le 11 di stamani, è slittata di sei ore, ma è stata un’apertura flash: i lavoro sono stati sospesi.

Convocata la conferenza dei capigruppo

“Ancora le carte complete non ci sono, ci dobbiamo dire la verità“, ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. In aula sono arrivati tre maxi-emendamenti: uno del governo e due parlamentari (di maggioranza e di opposizione). Miccichè ha convocato la conferenza dei capigruppo per decidere come procedere perché le coperture finanziarie non bastano per soddisfare le quasi 200 norme contenute nei tre testi: “Per valutare tutto servono almeno un paio d’ore, quindi la mia proposta è di lavorare oggi e rinviare a domani – ha affermato – anche perché il ragioniere generale mi ha fatto sapere che se andiamo a lunedì è quasi sicuro che la Regione non potrà pagare gli stipendi”. In aula qualcuno ha protestato. “Sono stanco, da quattro giorni sono buttato qui”, ha aggiunto Miccichè prima di sospendere i lavori e riunire la capigruppo.

Uil: “Basta litigi e giochi di potere”

Basta litigi e giochi di potere. Dalla politica vogliamo risposte concrete. Sino ad oggi, invece, abbiamo assistito ad annunci e promesse irrealizzabili, non si può più perdere tempo e continuare a prendere in giro lavoratori e siciliani”. Così Luisella Lionti, alla vigilia delle ultime votazioni sulla Finanziaria, che aggiunge: “Chiediamo un confronto vero per affrontare tutte le questioni urgenti che non è più possibile rimandare”.

Cgil: “Dibattito vergognoso”

“Non ci poteva essere epilogo peggiore di questa legislatura. Il dibattito in corso sulla Finanziaria regionale, tra beghe politiche e tentativi di prebende elettorali, è vergognoso. E i problemi reali dei siciliani come sempre vengono messi da parte”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino che auspica “un sussulto di dignità dell’Assemblea regionale siciliana. Si voti una Finanziaria essenziale- afferma Mannino- e si apra subito il confronto con le parti sociali per individuare gli interventi indispensabili e predisporre le opportune variazioni”.

“Nessun progetto politico né visione di prospettiva”

Mannino rileva che “siamo ben oltre il non avere un progetto politico, una visione di prospettiva, cosa che abbiamo sempre contestato a questo governo regionale e siamo di fronte a un Parlamento – sottolinea- in cui
prevalgono gli interessi elettorali dei singoli deputati e non quelli generali. Quello che sta accadendo è una vergogna – conclude il segretario della Cgil- offensivo nei confronti dei siciliani, delle lavoratrici e dei lavoratori. Chiediamo che si cambi subito registro”.

Confindustria Sicilia: “Balletto indecente”

Tuona anche Confindustria Sicilia sulla Finanziaria regionale e sul gioco di rinvii e di veti incrociati che sta imbrigliando la legge di Bilancio. La federazione degli industriali siciliani invoca un “richiamo al senso di responsabilità della politica”. E sottolinea l’estrema gravità del momento che attraversa la Sicilia tra gli ultimi colpi del flagello di una crisi pandemica e l’onda lunga e soffocante dei rincari energetici, l’Isola oggi rischia di perdere l’ultimo tram per lo sviluppo: “In un periodo in cui è in gioco la sopravvivenza delle imprese ed il rischio di povertà è dilagante non possiamo assistere a quello che succede all’Ars. Siamo di fronte a uno spettacolo inaccettabile”.
Gli industriali siciliani, guidati dal presidente Alessandro Albanese, chiedono che “La politica ritrovi almeno in questo momento la capacità di dare risposte concrete a tutto il sistema delle imprese siciliane, riprenda la funzione di guida strategica e valoriale, si riappropri della sovranità delle scelte. Tutto ciò – conclude Albanese – in fretta e bene. Senza personalismi e nell’interesse di tutti”.

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