“La ripresa dei lavori del tavolo tecnico guidato dal dottor Gianni Silvia, capo di gabinetto dell’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, ha prodotto i primi risultati. Si sblocca una situazione ferma da mesi e nei prossimi giorni proseguirà la contrattualizzazione di circa 600 lavoratori ex Pip in Sas. Così si arriverà per la categoria B al numero di graduatoria 890 e per la categoria A al numero 1065″, spiega Mimma Calabrò della Fisascat Cisl, da sempre al fianco degli ex Pip.
“Un importante risultato”
“Un altro risultato importante si raggiunge dopo anni di battaglie per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori – aggiunge la sindacalista -. Tutte le parti coinvolte hanno mostrato impegno e senso di responsabilità. Apprezziamo gli enormi sforzi fatti da Sas. In azienda lavoreranno anche sabato e domenica per la definizione della parte burocratica. Al contempo chiediamo un colpo di reni affinché si completi entro il prossimo 31 dicembre il processo di stabilizzazione di chi è rimasto fuori. Alcune centinaia di lavoratori attendono ancora la stabilizzazione. A ciascuno di loro vanno date risposte e certezze immediate e non solo promesse future. Contiamo sulla sensibilità e l’impegno mostrati finora dal presidente della Regione Renato Schifani”.
Le garanzie per i lavoratori, un tema fondamentale
“Un altro tema fondamentale è quello delle garanzie per i lavoratori – conclude Calabrò -. È impensabile che all’interno di una stessa azienda vi siano persone che lavorano 18 ore e 30, 20 o 30 ore settimanali. La disparità di orari e stipendi è inaccettabile. Bene che si prevedano i fondi per la stabilizzazione a 30 ore di altri precari come gli Asu, ma il monte ore deve aumentare per tutti. Per questo ci rivolgiamo al parlamento siciliano, serve un intervento per evitare la guerra tra poveri”.
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