Chiedono di poter tornare al lavoro ma sinora i loro appelli sono caduto nel vuoto.
Sono molto preoccupati i forestali 78isti, ovvero coloro che devono svolgere 78 giornate di lavoro in un anno. Non sono ancora stati trovati i fondi per avviarli al lavoro.
Sono oltre 5 mila gli operai coinvolti, di cui almeno la metà trova a Palermo e provincia. Ed è proprio nella sede palermitana dell’Azienda foreste che ieri si è tenuto un incontro coi sindacati nel quale l’amministrazione regionale ha chiarito che senza fondi non è possibile avviare i lavoratori.
“È un fatto gravissimo – tuona Salvatore Tripi della Flai Cgil così di fatto non è partita l’ opera di prevenzione contro gli incendi, non è certo una bella risposta dopo i fatti di cronaca accaduti.
In alcune province come Agrigento i lavoratori sono stati addirittura sospesi»”.
Si attende lo sblocco dei famosi 500 milioni romani, soltanto 20 dei quali andrebbero ai forestali mentre altri 60 dovrebbero arrivare da progetti finanziati con fondi comunitari.
“Ritengo che i dipartimenti provinciali abbiano le risorse – dice Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione Bilancio all’Ars – e dunque possano pagare sin da subito i forestali. Li convocherò per fare il punto sulla situazione”.
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