“Al fine di consentire il doveroso contraddittorio utile all’acquisizione di maggiori elementi di conoscenza e pervenire a un giudizio compiuto sulla complessa situazione amministrativa della Fondazione, anche in direzione delle future scelte, si chiede di convocare quanto prima una nuova seduta della Commissione alla presenza di tutti gli attori coinvolti”. Lo dice l’assessore regionale Messina, al presidente della quinta Commissione dell’Ars, per affrontare la vicenda della gestione straordinaria della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.

Messina chiede di essere ascoltato

L’assessore Messina chiarisce di non aver potuto partecipare alla seduta di martedì scorso per inderogabili motivi personali, così come il commissario della Foss, e di aver chiesto alla Commissione Cultura di rinviare la riunione, senza avere ricevuto però alcun riscontro.  La seduta si è comunque svolta, sono stati sentiti i componenti del nucleo ispettivo dominato dal Ragioniere generale della Regione Siciliana in merito alle osservazioni del Collegio dei revisori dei conti su alcune criticità riguardanti assunzioni a tempo determinato e la Commissione ha ritenuto necessario richiedere un supplemento dell’ispezione esteso agli atti dell’attuale gestione commissariale. Ora l’assessore Messina condivide, “nell’ottica della massima trasparenza”, questa iniziativa, ma proprio “nelle more degli esiti dell’eventuale supplemento ispettivo” giudica “intempestiva la richiesta di revocare l’incarico all’attuale commissario” e chiede di essere ascoltato quanto prima in una nuova seduta di Commissione.

Le irregolarità nella gestione

“Irregolarità e violazioni di norme nella stipula dei contratti a tempo determinato per gli orchestrali, i cosiddetti contratti plurimi. Ma i lati oscuri nella gestione rimangono tantissimi. Si indaghi a 360 gradi, non solo sui contratti, e intanto si rimuova il commissario straordinario Nicola Tarantino”. Lo affermano i deputati regionali del M5S Roberta Schillaci e Giovanni Di Caro, al termine della audizione in commissione Cultura dell’Ars, alla quale erano presenti gli ispettori inviati dalla Regione per fare luce sulla gestione della Fondazione orchestra sinfonica siciliana.

“Trasmissione dei verbali a Procura Repubblica e Corte dei Conti”

“Dalle indagini degli ispettori – dicono Schillaci e Di Caro – sono emerse irregolarità e violazioni tali che hanno portato alla trasmissione dei verbali alla Procura della Repubblica e a quella della Corte de Conti. E la cosa non ci meraviglia per nulla, visto che a gran voce e in più occasioni avevamo sollecitato il governo regionale ad inviare gli ispettori alla Foss. Anzi, gli ispettori avrebbero dovuto indagare su tutto l’operato della Fondazione, come era stato richiesto da noi in una precedente audizione a dicembre scorso. La Regione si attivi in questo senso”.

“Continuano ad arrivarci diverse segnalazioni”

“A noi – afferma Schillaci – continuano ad arrivare parecchie segnalazioni che fanno pensare ad una gestione opaca e poco trasparente dell’Ente. Ad esempio sugli affidamenti dei servizi di pulizia, assegnati, a quanto sembra, sempre alla stessa ditta, senza indire una nuova gara, nonostante questa fosse stata annunciata. È indispensabile a questo punto che gli ispettori indaghino su più aspetti della Fondazione e lo abbiamo ribadito oggi al dirigente regionale Di Fatta. Ci siamo infatti sorpresi nell’apprendere che l’assessore Armao avesse chiesto di indagare solo su un aspetto e non su tutte le segnalazioni pervenuteci in questi mesi. Oltre alla rimozione del commissario, per la quale ci sono i presupposti, come si evince dalla relazione del collegio sindacale e dall’ultima relazione degli ispettori, chiediamo inoltre che venga ripristinato il Cda per rilanciare l’Ente”.

“Più ci occupiamo della Foss, più vediamo situazioni non chiare”

“Più ci occupiamo della Foss – dice Di Caro – più ci imbattiamo in situazioni quantomeno poco chiare. Non vorremmo trovarci di fronte ad un altro caso Ast”.

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