Da Catania passando per Licata. Senza possibilità di smentita, si può dire che in questo momento il centrodestra in Sicilia, in vista delle elezioni amministrative di maggio, sia in subbuglio (eufemismo). Il fulcro è lo scontro, che sta assumendo toni sempre più forti, tra Lega e Fratelli d’Italia.

La questione Licata

Una questione apparentemente di secondo piano, come quella del candidato di Licata, è diventata una bomba scagliata nel processo decisionale del centrodestra. I meloniani, nel fine settimana, hanno ufficializzato il sostegno nella città agrigentina al candidato sindaco Angelo Balsamo a Licata, paese natale della commissaria leghista che aveva invece proposto alla coalizione il nome di Giuseppe Montana. La mossa di Fratelli d’Italia, caldeggiata dalla deputata agrigentina Giusi Savarino, rimescola le carte. E questo ha convinto la Lega ad alzare la posta su Catania, dove il Carroccio è in corsa con Valeria Sudano.
A 48 ore dall’incontro che doveva essere risolutivo per la scelta del candidato sindaco nella città è invece ancora il caos più totale.

L’attacco della Tardino

“Ho letto di presunti veti e narrative che non corrispondono al vero, quindi preciso che non c’è alcun veto della Lega Salvini Premier nei confronti dell’ex assessore regionale Ruggero Razza. Gli amici di FDI, invece di continuare ad agire scompostamente nei territori, non rispettando gli impegni assunti nel tavolo del centrodestra, come a Licata, unico comune proporzionale nell’agrigentino, dovrebbero risolvere i loro problemi interni, senza attribuire ad altri responsabilità per essere frastagliati in anime e correnti”.

Mpa: “La Lega non pretenda controparte”

“Come già previsto, la Lega in Sicilia si accinge a ritirare la candidatura dell’on. Sudano a Sindaco di Catania. Errare humanum est. Ora si abbia il buon gusto di non pretendere contropartite (vicesindaco, presidenti ecc..) e piuttosto si comprenda una volta per tutte che i colpi di mano e gli atti di furbizia non pagano”. Lo dichiara Fabio Mancuso, rappresentante Mpa al tavolo del centrodestra.

La Lega non molla, Cantarella replica a Mancuso

“Catania è l’unico capoluogo siciliano al voto in cui abbiamo proposto la candidatura di un nostro esponente e questo perché riteniamo di aver messo a disposizione della coalizione e della Città una figura, come quella di Valeria Sudano, di altissimo profilo, esperta e competente oltre che innamorata di Catania, che non è pronta a ritirarsi” replica Fabio Cantarella, segretario provinciale a Catania della Lega, membro delle segreteria nazionale del partito, a Fabio Mancuso..

“A differenza di quanto voglia far intendere qualcuno di scarsa memoria, per noi la scelta dei candidati non è mai una questione di poltrone ma di valori e programmi. Lo dimostra la storia recentissima, quando durante la precedente amministrazione comunale la poltrona l’abbiamo lasciata allorché non abbiamo più condiviso il metodo. Peccato che non lo abbia fatto, chi oggi, mostrando scarsa memoria, decise di non fare altrettanto pur essendo con noi federato”.

“La Lega si dimostra il partito del fare e dopo aver fatto uscire Catania dal buio del dissesto col contributo a fondo perduto da mezzo miliardo di euro, oggi col ministro Salvini lavora sodo per ridare dignità a strade e ferrovie siciliane oltre che a collegare la Sicilia col resto d’Italia grazie al ponte sullo Stretto” continua.

“Con lo stile che ci contraddistingue ribadiamo il massimo rispetto per le decisioni che ciascun partito assume in casa propria e chiediamo lo stesso rispetto. Con la stessa legittimazione, ci limitiamo a ribadire che siamo davvero convinti che Valeria Sudano abbia tutte le carte in regola per portare in città risanamento e cambiamento e per questo rimane la nostra candidata che abbiamo proposto al tavolo del centrodestra” conclude.

Fratelli d’Italia si affida a Donzelli: “Trattiamo”

Apre uno spiraglio Fratelli d’Italia “Il tempo stringe, ma abbiamo ancora qualche giorno. L’importante è scegliere il prossimo sindaco per 10 anni che sia in grado di governare questa città nel miglior modo possibile. Piuttosto che avere fretta è meglio aspettare qualche ora in più per avere il prossimo sindaco che sia all’altezza di quanto merita Catania. Ovviamente, come in tutti i casi, il centrodestra sarà unito. Saremo compatti e porteremo avanti la migliore proposta possibile” dice il responsabile organizzativo nazionale del partito, Giovanni Donzelli.

“Ovviamente – sottolinea l’esponente di FdI a proposito dei rapporti con gli alleati – ci sono delle fasi di trattative in cui ciascuno pone sul tavolo le proprie proposte, tutte di altissimo livello. Tutti i nomi che ho letto sui giornali sono validissimi. Alla fine arriveremo su una proposta che sarà quella che reputiamo migliore per Catania, ma non per questo quelli che non correranno per sindaco del centrodestra saranno da meno”.

Con la Lega, che ha messo in campo la candidatura della parlamentare nazionale Valeria Sudano, osserva Donzelli, “ci vedremo e parleremo”. “Non ci parliamo tramite i giornali – chiosa il dirigente di FdI – governiamo insieme la Nazione e moltissimi territori, governeremo insieme e compattamente anche questi territori. Quando Fratelli d’Italia presenta una candidatura tutti i suoi dirigenti la sostengono con convinzione e compattezza”.

La questione Razza

Dopo il pressing a vuoto sul deputato meloniano Manlio Messina, sembrano salire le quotazioni dell’ex assessore comunale allo Sport Sergio Parisi a scapito dell’ex assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, considerato più divisivo, anche se la Lega nega, come detto,  di aver messo il disco rosso su quest’ultimo.

Articoli correlati