Frenata condita da polemiche e scontri nel percorso di stabilizzazione dei precari ex Pip. A tirare il freno a mano è stato il presidente della servizi Ausiliari Mauro Pantò che in Commissione ha annunciato che non procederà a breve alla conclusione del percorso di stabilizzazione per questioni tecniche

Caronia contro Pantò “Si manca di rispetto al Parlamento e al legislatore”

“Quanto avvenuto ieri in Commissione all’assemblea regionale, durante l’audizione della dirigenza della SAS, è davvero incomprensibile, perché ancora una volta conferma che non vi è rispetto per il ruolo del legislatore, né, fatto ancor più grave, alcuna volontà di dare immediata esecuzione alle norme approvate in assemblea in merito alla stabilizzazione dei PIP” attacca Marianna Caronia, deputato regionale di Noi Moderati  dopo le dichiarazioni del Presidente della SAS Mauro Pantò che ha ribadito che non procederà a breve alla stabilizzazione dei lavoratori ex PIP.

“Quello che sorprende – prosegue Caronia – è anche il fatto che fa parte dei vertici della SAS si continuino ad accampare scuse per non stabilizzare i PIP nonostante tutti i pareri già ricevuti e in presenza di un quadro normativo più che definito. A questo punto è necessario che il governo della Regione intervenga immediatamente perché si dia attuazione per la stabilizzazione di questi lavoratori, che aspettano ormai da 25 anni di avere riconosciuto il proprio diritto al lavoro stabile e che sono invece vittime di comportamenti incomprensibili ed i responsabili”.

Pantò replica “Attacco strumentale, chiara la volontà di stabilizzare”

“L’onorevole Caronia dovrebbe sapere – e sarebbe grave il contrario- che in questo momento non sussistono le condizioni normative affinché la Sas completi il percorso di stabilizzazione già avviato con successo e soprattutto con grande soddisfazione di tutti quei lavoratori che hanno ricevuto da questa nostra amministrazione quanto chiesto invano per 25 anni” risponde il Presidente Sas.

“Ricordo all’onorevole che La legge prevede che, “in caso di mancata approvazione dei bilanci di previsione e dei rendiconti della Regione, gli enti regionali e le societa partecipate, non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale”.

“Da ciò è facile comprendere – continua Pantò – come Sas intenda con certezza e in punta di diritto chiudere il processo di stabilizzazione di tutti gli aventi diritto. Abbiamo già garantito il posto di lavoro a tempo indeterminato a 1.437 ex precari del bacino Pip”.

“Sottolineo che, nel momento in cui gli aspetti legislativi e burocratici ce lo hanno consentito, tutto è stato espletato in tempi ridottissimi. Così sarà anche per gli ultimi 400 precari. Le parole dell’onorevole Caronia, a cui non mancano esperienza e conoscenza normativa, finiscono solo per generare confusione. Probabilmente sono anche dettate dal non essere una diretta protagonista di un passaggio storico come quello di azzerare il precariato del bacino dei Pip, risultato che deve essere ascritto alla precisa volontà del governo Schifani”.

 Figuccia:”L’approvazione del rendiconto generale 2024 risolverà tutto”

“L’approvazione del Rendiconto 2024 ormai imminente permetterà di procedere all’assunzione degli ultimi precari del bacino ex Pip, che potranno finalmente transitare in Sas. Auspico che, immediatamente dopo, si attivi il percorso che porti al riconoscimento del tempo pieno, per garantire questi lavoratori in attesa da 25 anni della stabilizzazione” sostiene Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars, dopo la riunione in commissione Lavoro all’Ars.