Due incendi si sono verificati questa notte a Palermo ed hanno interessato un negozio ed un’auto. Al vaglio da parte degli inquirenti le cause che possono aver innescato il rogo. Per quanto concerne l’esercizio commerciale si ipotizza che si sia trattato di un corto circuito, per quanto concerne l’auto ci sono meno certezze. Le cause sono al vaglio della polizia.

Il negozio

Il rogo ha interessato un negozio di via Gustavo Roccella. L’allarme è scattato intorno alle 23,30 quando qualcuno ha chiamato la centrale operativa dei vigili del fuoco segnalando la fuoriuscita di fumo dall’attività commerciale. Si tratta di un negozio che commercializza elettrodomestici. Grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco si sono riusciti a contenere notevolmente i danni.

L’auto

Un altro rogo nella notte ha interessato anche un’auto. Questa volta è accaduto in via Marchese Nicolò Pensabene sempre poco prima della mezzanotte. Pompieri in azione anche in questo caso e fiamme spente nell’arco di breve tempo. Al solito sono stati fatti gli interventi di messa in sicurezza con distacco della batteria per evitare ulteriori corto circuiti.

Altre auto in fiamme

Qualche notte fa un altro incendio si era verificato a Palermo ed aveva interessato tre auto posteggiate l’una accanto all’altra. Anche qui indaga la polizia perché non è stato possibile risalire con certezza alle cause del rogo. Il fatto è accaduto in piazza Gran Cancelliere a Palermo, nella notte tra sabato e domenica. I tre mezzi erano posteggiati nei pressi di una palazzina a tre elevazioni fuori terra. Un rogo che è scoppiato tra via Maqueda e corso Vittorio Emanuele, nel cuore centro storico.

L’ipotesi dolo

Ad andare distrutte tre utilitarie. La violenza del rogo non ha permesso comunque di poter trovare tracce evidenti di potenziali inneschi. Dunque al vaglio degli inquirenti c’è anzitutto un lavoro per provare a capire da dove sia partito l’innesco. Formalmente nel reperto d’intervento le cause dell’incendio non è stato possibile accertarle ma gli inquirenti stanno battendo in maniera preponderante l’ipotesi del dolo.

 

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