• La campagna di vaccinazione anti Covid ed il caso furbetti del vaccino
  • Furbetti del vaccino, coinvolte in particolar modo in Sicilia le province di Ragusa e Palermo
  • Furbetti del vaccino, il caso Petralia Sottana, trasferito dirigente unità operativa

Furbetti del vaccino, il caso di Petralia Sottana

Fa ancora discutere il caso furbetti dei cosidetti furbetti del vaccino che in Sicilia, e non solo, ha fatto emergere la vicenda di chi senza averne diritto ha ottenuto la prima dose di vaccino anti covid attraverso passaparola ed amicizie. Diverse le province coinvolte nell’Isola, tra queste Ragusa e Palermo.

Il dirigente dell’Unità operativa di prevenzione di Petralia Sottana (Pa) Mariano Di Gangi è stato trasferito al distretto 38 di Lercara Friddi, per il caso dei ‘furbetti del vaccino’ anti covid scoppiato nel distretto sanitario 35. Il provvedimento è stato adottato sull’onda delle polemiche su vaccinazioni irregolari per soggetti che, in questa fase, non ne avrebbero avuto diritto.

I casi sospetti erano all’inizio otre 300 su 1120 somministrazioni praticate. Ma l’assessore regionale Ruggero Razza aveva poi ridotto il numero delle inoculazioni non giustificate a una ventina. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri del Nas che hanno acquisito una relazione del responsabile del distretto sanitario, Calogero Zarbo.

Furbetti del vaccino, l’inchiesta

Secondo i controlli del Nas, su 540 dosi sotto osservazione in Italia, ben 497 sono siciliane. Oltre i casi di Ragusa, nel Palermitano, all’ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana, su 1.121 vaccinazioni eseguite fino al 21 gennaio, 333 sono sotto sotto osservazione dai carabinieri.
La Regione Siciliana ha deciso l’applicazione della ‘linea dura’ nei confronti dei cosiddetti ‘furbetti’ del vaccino anti Covid, persone che hanno fatto la prima dose senza essere in lista. L’assessore Razza, secondo quanto si apprende, ha dato indicazioni ai dirigenti di avviare severi accertamenti sulla questione e di disporre, in caso emergessero irregolarità da parte di dipendenti regionale, le sanzioni previste, dalla segnalazione alla commissione di disciplina al licenziamento.

Furbetti del vaccino, la linea dura “non riceveranno la seconda dose”

Il governatore siciliano alla trasmissione “Oggi è un altro giorno”, in onda su Rai 1 ha dichiarato: “Lasciamo che sia la magistratura ad indagare, ma noi, intanto, abbiamo avviato degli accertamenti. L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha disposto gli accertamenti in due casi e se le notizie di stampa dovessero risultare fondate saranno individuate le responsabilità”. Ha aggiunto poi: “Se gli eventuali responsabili saranno individuati tra il personale della Regione scatteranno le sanzioni. In ogni caso la nostra condanna non potrà che essere assoluta, senza se e senza ma”.

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