Due furti con esplosione sono stati messi a segno in due distributori di sigarette in altrettanti tabacchi nella borgata di Sferracavallo, a Palermo. Probabilmente gli stessi autori hanno messo alcuni petardi dentro i distributori di sigarette provocando danni alle macchinette e svuotandoli.

Dove è successo

E’ successo in un tabacchi in via Sferracavallo e poco dopo nell’esercizio commerciale in piazza. Proprio qui nei mesi scorsi alcuni ladri avevano già fatto scoppiare la macchina che distribuisce le sigarette. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Ad ottobre

Nell’ottobre scorso era stata l’ultima volta che venne preso di mira un distributore automatico davanti ad una tabaccheria a Sferracavallo a Palermo. In due sono arrivati a bordo di uno scooter con una carica di esplosivo. I ladri hanno fatto saltare l’erogatore di tabacchi. Hanno preso soldi e sigarette e sono fuggiti via. Sul furto indagano i carabinieri della compagnia San Lorenzo che hanno eseguito i rilievi con il personale della sezione investigazioni scientifiche. Ad essere state acquisite le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza che potrebbero aver inquadrato qualche dettaglio utile per le indagini.

Un solo furto

L’unico furto consumato sino a ora è quello di Villa Tasca che risale al 22 settembre scorso. Quella volta i ladri erano riusciti a portare via i circa 50 mila euro che erano custoditi nella cassetta di sicurezza dello sportello Atm della banca di credito cooperativo di Altofonte e Caccamo, che si trova in viale Regione Siciliana 47. Qualcuno con una tecnica già utilizzata diverse volte in recenti colpi, con un ordigno rudimentale ha distrutto la struttura all’ingresso dell’istituto di credito. Un passante aveva segnalato la presenza di tre persone su scooter che successivamente si allontanarono. Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Mezzomonreale.

I precedenti episodi

Prima ancora ci avevano provato in via Pergusa, ad Altarello, in via Castellana, a Passo di Rigano, e in via San Giovanni Di Dio, a Brancaccio, ma in quelle occasioni la banda era stata costretta a scappare a mani vuote. Pare che la tecnica utilizzata sia sempre la stessa. In pratica viene usata una bombola di gas che viene posizionata davanti allo sportello. Operazione che avviene dopo lì effrazione della porta d’ingresso che protegge il bancomat. In tutti i casi al lavoro la scientifica alla ricerca di tracce utili per riuscire a risalire ai bombaroli. La regia potrebbe essere unica per tutti i colpi.

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