Gli organizzatori rimborsino i biglietti del concerto di Geolier che non si è svolto a Palermo. Questo è sintesi il monito espresso dal Codacons che, a proposito di quanto accaduto sul palco dei Cantieri Culturali della Zisa nella giornata di giovedì 20 luglio, ha lanciato un chiaro messaggio agli organizzatori del Green Pop Festival, ovvero Puntoeacapo e Shake it, in collaborazione con GoMad concerti. Ovvero, quello di restituire i soldi a chi ha comprato un tagliando per assistere allo spettacolo, poi di fatto interrotto sul nascere, del noto rapper campano. Richieste sulle quali, al momento, non si registrano prese di posizione ufficiali.
Il rimborso dei biglietti
L’associazione dei consumatori parte dall’analisi di quanto accaduto, sottolineando “la carenza di un adeguato servizio d’ordine e di sicurezza che ha messo a rischio l’incolumità degli artisti e, visto il lancio di bottiglie e altri oggetti dagli spalti al palco e viceversa, dei tanti spettattori in larga parte di giovane età”. Una situazione che si poteva e doveva evitare per il Codacons, che chiede senza mezzi termini che “gli organizzatori dell’evento dovranno assumersi ogni responsabilità, a cominciare dal rimborso del biglietto“. Diritto che l’associazione associa ad una sentenza della Corte di Cassazione del 2019, secondo la quale “in caso di cancellazione e d’interruzione dello spettacolo è possibile richiedere la restituzione integrale del prezzo del biglietto anche se vi sia stata parziale esecuzione dell’opera artistica”.
La questione sicurezza
“Occorre comunque scongiurare – continua il Codacons – rischi per la sicurezza e l’ordine pubblico in vista dei prossimi eventi che si terranno nello stesso posto e in relazione a quanto ripreso nei vari video diffusi in rete, non è esclusa la presentazione di un esposto per la verifica del rispetto delle norme di sicurezza e di eventuali condotte omissive. Le numerose lamentele sulla gestione del servizio d’ordine – conclude il Codacons – impongono accertamenti sull’adozione delle misure volte ad assicurare allo svolgimento di pubbliche manifestazioni la massima cornice di sicurezza, sia in termini di security che di safety, trattandosi di garanzie fondamentali nella gestione dei grandi eventi, in assenza delle quali nessuno spettacolo pubblico dovrebbe svolgersi”.
Le reazioni sui fatti di Palermo
Si è affidato invece ai social il rapper Geolier, esibitosi ieri sul palco di Catania. “Mi spiace per aver dovuto interrompere il concerto ai Cantieri Culturali della Zisa a Palermo, purtroppo è stato per motivi indipendenti dalla mia volontà ma per questioni di ordine pubblico e di sicurezza. Mando un grande abbraccio a tutti i miei fan palermitani, sono sicuro che ci rivedremo molto presto”. Un post al quale l’artista campano ha affiancato alcuni audio inviati dai fans palermitani e una maglietta rosanero personalizzata, rappresentando il proprio legame con il capoluogo siciliano.
Intervenuto invece ai nostri microfoni, l’assessore alla Cultura Giampiero Cannella ha condannato quanto accaduto al concerto di Geolier. “Una frangia di incivili ha rovinato un momento di convivialità e divertimento – ha commentato l’esponente di Giunta -. E’ inusuale vedere scene simili a Palermo, anche visti i grandi eventi che abbiamo organizzato quest’anno nel capoluogo siciliano. Chiaramente, il Comune farà le opportune per verificare se c’è qualcosa che non ha funzionato e, eventualmente, apportare le opportune modifiche”. Soluzioni che dovranno essere trovate in fretta visto che, non più tardi di domani sera, sul palco predisposto negli spazi del parcheggio dei Cantieri Culturali si esiberà un altro famoso rapper italiano, ovvero Ernia.
La nota della Comunità Cantieri Culturali alla Zisa
Un’organizzazione di cui non fa parte di certo la Comunità Cantieri Culturali della Zisa. L’insieme di associazioni che compongono il comitato hanno appunto ribadito in una nota che il CCCZ “non è tra gli organizzatori dei concerti che si svolgono al parcheggio e non è quindi responsabile di quanto accaduto ieri sera durante il concerto di Geolier. È bastato il primo dei concerti del Green Pop Festival previsti nell’Area Parcheggio dei Cantieri Culturali alla Zisa per gettare alle ortiche anni e anni di costruzione di un’identità culturale, accogliente, multidisciplinare e attenta alle esigenze della comunità, che tutta Italia ci invidia per l’enorme ricchezza di opportunità che esprime”.
“Da settimane – sottolineano le associazioni – i concessionari degli spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa chiedono un confronto con l’Amministrazione Comunale proprio sul tema dei mega concerti previsti nella zona del parcheggio, già noti prima che il bando pubblico lo mettesse a disposizione, senza alcuna risposta ufficiale. Stamattina – prosegue la nota – ci ritroviamo a rispondere alle legittime lamentele di centinaia di cittadini delusi e amareggiati (per usare un eufemismo) i quali, gettando discredito verso un generico Cantieri Culturali alla Zisa, stanno creando un danno di immagine enorme verso le decine di organizzazioni e centinaia di persone che quotidianamente ci operano e hanno contribuito massicciamente a realizzare l’immagine nazionale e internazionale di cui gode l’area”.
Fatto per il quale la Comunità Cantieri Culturali chiede un incontro urgente al Comune di Palermo. “Chiediamo al sindaco Roberto Lagalla e a tutta la Giunta Comunale, in particolare modo all’assessore Giampiero Cannella e all’assessore Maurizio Carta, la convocazione urgente di un tavolo strategico sui Cantieri Culturali per costruire una visione condivisa dell’area“.
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