L’Istituto autonomo case popolari di Palermo potrà ripianare il proprio debito nei confronti dell’Azienda municipalizzata acquedotto grazie al via libera della giunta di governo che ha autorizzato l’utilizzazione delle risorse previste dall’articolo 79 della legge regionale n.8, del maggio scorso, e che ammontano a circa sette milioni e mezzo di euro.

Si chiude così una vertenza storica tra Iacp e Amap che risale agli anni in cui a Palermo vennero realizzati gli alloggi del quartiere Zen 2 che furono occupati abusivamente ancor prima che venissero installati i contatori dell’acqua nelle singole unità immobiliari. Dei consumi, quindi, dovette esclusivamente farsi carico l’Istituto.

“Si tratta di un’anticipazione di liquidità – spiega il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – che è stato possibile concedere grazie a una norma inserita nell’ultima finanziaria e che è stata autorizzata sulla base di precise garanzie fornite dallo Iacp di Palermo. Una soluzione che mira a ridare serenità all’Istituto a vantaggio della sua funzionalità. D’ora in avanti – avverte il governatore – non sarà più consentita alcuna occupazione abusiva. E l’Istituto, ma vale anche per tutti gli altri, ne risponderà con i suoi vertici”.

All’Amap, con il quale ha raggiunto un accordo transattivo, lo Iacp di Palermo verserà l’intera quota ricevuta dalla Regione mentre altri tre milioni saranno rimborsati sulla base di un piano di rientro pluriennale.

“La legge – chiarisce l’assessore regionale delle Infrastrutture Marco Falcone – è stata pensata proprio per non pregiudicare il regolare funzionamento degli Istituti autonomi case popolari dell’Isola che possono utilizzare somme derivanti da economie di finanziamenti e dai proventi della cessione degli immobili non residenziali nella misura massima dell’80 per cento, a condizione che il deficit risulti iscritto in bilancio. Lo Iacp di Palermo vanta un patrimonio immobiliare di circa dodici mila alloggi in tutta la provincia ed è una realtà da salvaguardare e sostenere”.

“Non possiamo che essere contenti per un importante passo che avvia a soluzione una delicata vicenda – dicono il Sindaco Leoluca Orlando e l’Amministratrice Unica dell’AMAP Maria Prestigiacomo – Il lavoro svolto dall’AMAP e dallo IACP ha trovato in questi mesi una positiva attenzione ed interlocuzione con la Regione per trovare delle
somme che ora l’azienda potrà affiancare a quelle della Bance  Europea degli Investimenti per realizzare interventi infrastrutturali. Attendiamo ora che si arrivi alla materiale sottoscrizione dell’accordo per poter finalmente considerare conclusa questa vicenda”.

Il governo regionale ha anche approvato le Linee guida per il Piano della mobilità elettrica. La pianificazione é stata redatta in osservanza della normativa statale e comunitaria, ed é utile a supportare la creazione di una rete efficiente e distribuita su tutto il territorio, con infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Viene cosi recepita la normativa nazionale che introduce l’obbligo delle colonnine su tutti gli impianti stradali di nuova costituzione nonché su quelli esistenti, se sottoposti a ristrutturazione totale. “Con questo provvedimento – commenta il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – diamo il nostro contributo sul fronte del trasporto sostenibile, in favore di una progressiva riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni inquinanti: traffico veicolare e smog incidono, infatti, negativamente sulla vivibilità dei nostri centri urbani”.

Per l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, “la mobilità sostenibile rappresenta, in tale prospettiva, un passaggio di grande importanza per la tutela dell’ambiente oltre che per i vantaggi di tipo economico che é in grado di generare”.

L’obiettivo che la Regione intende perseguire é quello della collocazione, entro il 2022, di circa duemila colonnine per la ricarica elettrica su tutto il territorio regionale, a fronte della crescita del mercato dei veicoli elettrici puri e ibridi.

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