L’Architetto Luigi Biondo è il nuovo direttore del Museo Riso di Palermo. Succede a Valeria Patrizia Li Vigni andata a dirigere la Soprintendenza del mare, creata dal marito Sebastiano Tusa, tragicamente scomparso nel marzo scorso.

Grandi manovre in corso alla Regione siciliana. Con la nomina a dirigente generale della Li Vigni, infatti, si è tolto un possibile alibi a chi la voleva assessore al posto del marito o comunque usava il tema emozionale per indirizzare verso una nomina piuttosto che un’altra.

La lunga assenza di un assessore ai beni Culturali è servita al Presidente della Regione per calmierare la situazione, ruotare i dirigenti, assumere una serie di scelte, lasciar sfogare tutti i desiderata e dunque far circolare tutti i nomi possibili.

Ora si stringe il cerchio e lo si fa mettendo a posto tutte le pedine intermedie. Quindi Li Vigni alla Sovrintendenza del Mare e un nuovo direttore al Riso al suo posto. Biondo, che proviene dal Museo Pepoli di Trapani, eredita la
guida dell’unico centro d’arte contemporanea della Regione dove, in questi anni, si è svolta una programmazione attenta soprattutto alla valorizzazione e alla storicizzazione degli artisti siciliani.

Per il futuro il neodirettore pensa di trasformare lo spazio in un vero e proprio ‘foro’ dell’arte aperto al territorio, forte anche dell’esperienza maturata alla ex Tonnara Florio di Favignana, che ha aperto alla contemporaneità con mostre e residenze d’artista.

Con circa 70mila presenze da gennaio ad agosto 2019, il Riso, che include anche l’Albergo delle Povere di Palermo e il palazzo D’Aumale di Terrasini, conferma l’interesse del pubblico nei confronti delle espressioni artistiche di questi anni e si proietta verso una più ampia dimensione con l’apertura della nuova ala destinata a ospitare parte delle collezioni permanenti.

La programmazione per il momento è quella tracciata dalla precedente gestione con l’antologica di Guido Baragli, che s’inaugura il prossimo 20 settembre, cui si è aggiunto in ottobre l’incontro sulle identità che vedrà riuniti all’Albergo delle Povere 93 governatori europei.

Intanto Luigi Biondo ha un sogno: realizzare una grande mostra di Carla Accardi a Palermo, artista siciliana nota in tutto il mondo, cui perfino il Beaubourg di Parigi ha dedicato una retrospettiva, morta nel 2014 col rammarico di essere stata dimenticata dalle istituzioni della sua terra.

Sul fronte politico, invece, tutto sembra ormai maturo per giungere alla nomine del nuovo assessore ai beni Culturali e i nomi che si fanno sono sempre gli stessi. Anzi torna in auge un nome che in passato è stato smentito senza neanche troppo garbo e senza metterci la faccia. Ma per ribadirlo, dopo i tanti no che sono giunti da personaggi di rilievo nazionale, sarà meglio attendere ancora qualche giorno

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