“Spiace doverlo dire ma l’Ufficio politico regionale di Forza Italia in Sicilia è un organismo inutile e inconcludente, in cui si perde solo tempo. Apprendo di fantomatiche riunioni del Coordinamento regionale, delle quali non si conosce né il luogo né la data, in cui sarebbero state prese decisioni rilevanti per la vita stessa del partito e della classe dirigente regionale”.

A parlare è l’eurodeputato di Forza Italia Giuseppe Milazzo non nuovo a questo genere di esternazioni e molto polemico sulla gestione del partito in più di una occasione.

“Ero convito – continua l’Eurodeputato – di far parte di diritto del Coordinamento regionale. Mi trovo invece nelle condizioni di partecipare a riunioni dell’Ufficio politico dove non si decide nulla, salvo poi apprendere che il Coordinamento medesimo di cui faccio parte si sarebbe riunito non so quando, per stabilire e affidare ruoli chiave per portare avanti la linea del partito in Sicilia”.

La polemica non è buttata lì a caso. Ad agitare le acque dentro il partito sono le scelte inc orso in vista delle candidature per le amministrative del 4 ottobre, candidature che bisogna definire nelle prossime ore o comunque nei prossimi giorni per farsi trovare pronti alla sfida.

Nei giorni scorsi BlogSicilia ha raccontato in esclusiva le spaccature di Termini Imerese che rischia di essere un cantiere della politica nazionale ma dove la spaccatura fra Pd e 5 stelle rischia di fare da grimaldello per una spaccatura anche a destra.

“Senza polemica nei confronti di nessuno, sia di chi conferisce incarichi che di chi li riceve – conclude Milazzo – ribadisco che un partito deve organizzarsi nella collegialità: personalmente mi sono sentito escluso. Prendo atto che il parere dell’unico parlamentare europeo di Forza Italia si ritenga non essere utile. A questi miei amici, con i quali mi lega un rapporto di gratitudine e di appartenenza, mi trovo costretto ad augurargli buon lavoro, dispiaciuto di non aver potuto offrire il mio modesto contributo. Continuerò a lavorare per questo partito in solitario”.

Ma candidature a parte, Forza Italia ha qualche problema importante di tenuta. Negli ultimi mesi ha perso una parte della sua deputazione nazionale e locale ad iniziare dall’uscita dalla scena azzurra di Nino Minardo, passato alla Lega, per proseguire con il polemico addio di Francesco Scoma e Nino Germanà. In precedenza, proprio in occasione della scelta dei candidati alle europee, si era consumato uno strappo con i catanesi capitanati dal sindaco Pogliese . 

“Le dialettiche interne, anche se aspre e schiette, non fanno altro che rafforzare il partito. Giuseppe Milazzo, oltre che un amico è uno dei fiori all’occhiello di Forza Italia, che bene sta facendo al Parlamento europeo. Le discussioni sono il sale di un movimento politico che dura nel tempo come il nostro, perché sinonimo di una pluralità di anime che garantiscono la democrazia. Il partito è sempre disponibile al confronto, lo è sempre stato. Per tale motivo sono certo che riusciremo, anche questa volta, nel chiuso delle stanze, a trovare una quadra che per dinamiche interne a Forza Italia non hanno nulla a che vedere con l’esterno. Nessuno strappo dunque: Giuseppe Milazzo è un verace valore aggiunto all’interno della classe dirigente politica del partito”. Questa la replica del capogruppo di Forza Italia all’Ars, Tommaso Calderone.