- I Nastrini tornano in piazza a Palermo
- Raduno in centinaia in presidio all’assessorato regionale al lavoro
- La protesta: “Il lavoro è un diritto, più servizi per tutti”
I Nastrini tornano a protestare. Oggi si sono dati appuntamento in via Trinacria, sotto l’Assessorato regionale al Lavoro con cui già da tempo hanno aperto una discussione e avanzato proposte sul tema della disoccupazione a Palermo. “Un tema che per il momento sembra non toccare le istituzioni – dicono i Nastrini -, visti i dati di disoccupazione in continua crescita e vista la totale assenza di piani di reinserimento al lavoro di moltissimi disoccupati”.
Chiedono lavoro
Ecco le richieste dei Nastrini in protesta oggi a Palermo. “Vogliamo una risposta occupazionale in una città ormai sempre più svuotata e sempre più lasciata alla deriva. Vogliamo la creazione di settori di sviluppo economico sostenibile per tutti coloro che vivono una situazione di marginalità. Da decenni viviamo sulla nostra pelle le conseguenze di un sistema socio-economico-politico che non solo non si preoccupa delle fasce deboli ma che genera precarietà e impoverimento. La pandemia ha solo aggravato lo stato di profonda povertà in cui da anni vivono moltissime famiglie palermitane” dice una giovane donna disoccupata”.
Chiedono risposte i Nastrini
“Non possiamo più permetterci di vivere alla giornata e dipendere solo ed esclusivamente da prestazioni socio assistenziali; abbiamo la necessità e il diritto di costruirci una vita e garantirla alle nostre famiglie. Il lavoro è un diritto di ciascuno di noi e insieme a tantissimi altri diritti, viene calpestato ogni giorno da chi invece dovrebbe garantirlo e averne cura. Chiediamo che vengano fatte ripartire attività e progetti utili per il nostro territorio e che diano un lavoro a tutti coloro che vivono alla giornata o che non sono mai stati inseriti nel mondo del lavoro” afferma un disoccupato. Abbiamo scelto di lottare perchè riteniamo sia l’unica strada possibile per migliorare le condizioni di noi tutti e siamo determinati a farlo. Ci daremo presto una serie di nuovi appuntamenti di lotta”.
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