“A quarant’anni dall’approvazione dalla legge 833 che istituì nel 1978 il Servizio sanitario nazionale, come ha rilevato il Censis, il medico è ancora il pilastro della buona sanità e l’assistenza sanitaria pubblica rimane una grande conquista del diritto alla salute di tutti”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, in occasione della due giorni,  organizzata dalla Federazione nazionale dei medici per la celebrazione dei quarant’anni del Ssn.

“A causa della profonda crisi finanziaria dell’ultimo decennio, che ha determinato un fenomeno di povertà molto grave sottolinea Amato – il modello italiano è spesso messo in discussione, facendoci dimenticare quarant’anni di sanità gratuita erogata in tutto il Paese, facendo sì che tutti i cittadini con uguali bisogni potessero usufruire con pari diritto dell’accesso alle cure, a prescindere dalle condizioni economiche personali o del luogo nel quale risiedono”.
“Questo non significa – prosegue Amato – che non serva un riallineamento degli obiettivi sociali originari e di equità tra i territori, due principi basilari del SSn che oggi vediamo allontanarsi per problemi di finanza pubblica.

“I punti deboli sono tanti – continua il presidente dei medici siciliani – a partire dalle diseguaglianze di trattamento tra regioni, dalle scarse risorse investite nella ricerca e l’innovazione tecnologica, proseguendo con lo squilibrio delle risorse impiegate nei beni e servizi che supera quella del personale, causando perciò forti disagi nelle strutture assistenziali a pazienti, medici e operatori sanitari. Un cerchio che si chiude con i pesanti vincoli di bilancio che mettono a dura prova l’offerta sanitaria e la sostenibilità della fornitura dei servizi, soprattutto nelle regioni più deboli” .

“Nonostante tutto, la performance italiana è positiva. Il nostro sistema sanitario – ricorda Amato citando l’ultima indagine Bloomberg che ha messo in relazione l’entità della spesa con l’aspettativa di vita dei cittadini di 55 Paesi – si è piazzato al quarto posto al mondo per efficienza. Una conquista per il lavoro svolto quotidianamente dai medici secondo scienza e coscienza che i cittadini riconoscono”.