I carabinieri tracciano l’identikit di chi ha sparato sabato notte tra i locali della movida palermitana. E’ stato possibile attraverso una disamina delle immagini di videosorveglianza della zona in cui è scoppiata la rissa. Chiaramente non ci sono i connotati chiari del viso ma c’è una base solida da cui partire. Chi ha premuto il grilletto è alto circa un metro e 80 centimetri, con un fisico robusto, indossava scarpe da ginnastica con giubbotto e pantaloni scuri. Indossava anche un cappellino e questo lo ha aiutato a non far vedere per bene il suo viso. Gli inquirenti stanno provando a stringere il cerchio attorno ai potenziali sospettati.
Il ricercato numero uno
E’ lui il ricercato numero uno. Anche perché è quello che ha impugnato una pistola e sparato 7 colpi in aria. Ma ad essere ricercati anche altri partecipanti a questa rissa che ha sconvolto letteralmente i residenti e i commercianti del centro storico. Tutto potrebbe essere nato da una serie di auto danneggiate poco prima di questa rissa in via Daita. Ma al momento sui questo episodio non ci sono conferme di strette correlazioni.
Il fatto
Intorno alle tre e mezza c’è stata la maxi rissa tra via Quintino Sella e via Isidoro La Lumia. Un episodio che è avvenuto a circa cento metri dall’incidente stradale di via Daita. Decine i giovani coinvolti a vario titolo nella bagarre che si è scatenata in strada. Tante le bottiglie di vetro spaccate. L’apice si è raggiunto poco dopo, quando uno dei giovani coinvolti ha sparato sette colpi di pistola in area. Le immagini sono state riprese da alcuni residenti e pubblicate sui social. Successivamente, chi ha sparato sarebbe fuggito via a bordo di una moto. Decine i carabinieri accorsi sul posto. Ad essere sentiti diversi commercianti della zona.
Dal prefetto parola d’ordine: “Potenziati i controlli”
“Per Natale – afferma al Giornale di Sicilia il prefetto Massimo Mariani – i controlli saranno rafforzati e perfezionati ancora di più. Le valutazioni definitive le faremo in una riunione che avremo in settimana, anche se già ci siamo confrontati con il questore e con i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza. Su questi aspetti abbiamo le idee molto chiare”.
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