Protesta il personale in divisa del Corpo forestale della Regione siciliana in vista del mega concerto “Radio Italia Live” che si svolgerà il 29 giugno al Foro Italico di Palermo. Anche quest’anno le squadre del corpo verde siciliano sarà impegnata per garantire la sicurezza dei migliaia di spettatori che si attendono per questo grande evento.  Il cobas-codir ha proclamato lo stato di  agitazione del personale con qualifiche di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza e ha chiesto un incontro urgente al Prefetto di Palermo Antonella De Miro, al fine di rappresentare la grave situazione del corpo forestale della regione siciliana.

La protesta degli uomini in divisa monta in ragione del fatto che, anche questa volta, il personale, partecipando “in concorso”, non percepirà l’indennità di ordine pubblico prevista per le Forze di polizia.

Il personale “in divisa” del Corpo forestale della Regione Siciliana conta attualmente, nella sua totalità, 509 unità dislocate su tutto il territorio della Regione Siciliana, di cui 498 sono vicino alla sessantina e una parte impiegati in servizi amministrativi per motivi sanitari, mentre 63 sono Commissari, cioè un grado di ufficiale e, quindi, esentati da questo servizio.

“L’Amministrazione forestale – fa sapere il Cobas-Codir – , priva di qualsivoglia progetto di rilancio e di un serio piano di assunzioni da parte della politica, a fronte dell’impossibilità di potere garantire i servizi strategici sul territorio statutariamente previsti, chiede però ai “reduci” ancora in servizio di svolgere mansioni più adatte ai più giovani con il grado di agente o assistente delle altre Forze di polizia, rischiando di esporre il personale alla frustrazione per l’esecuzione di servizi a nostro avviso incompatibili con il grado e l’anzianità possedute”.

In realtà, più volte, il Cobas-Codir, sindacato più rappresentativo del pubblico impiego regionale, ha sollevato questo genere di problema e su questo genere di servizi ritenuti incompatibili con lo status quo, ma, lamentano i sindacalisti,  “il comandante generale del comando sembra non avere raccolto questa ripetuta doglianza”.

Intanto la situazione è diventata sempre più intollerabile, soprattutto alla luce di alcune promesse mai mantenute di un “rilancio” del Corpo a cominciare dall’indizione di un concorso per agenti che si aspetta ormai da decenni.

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