Due paesi ancora increduli per tanta violenza.
Il 24 febbraio scorso, in una piazza di Terrasini, poco distante dalla discoteca dove aveva trascorso la serata, è stato ucciso Paolo La Rosa, 21enne di Cinisi.

A sferrare le coltellate mortali, Alberto Pietro Mulè, cugino del fidanzato della sorella della vittima, rinchiuso in carcere. Almeno questa la ricostruzione accusatoria fatta dagli inquirenti.

Ad essere presente alla brutale e mortale aggressione anche lo stesso fidanzato (ormai ex) Filippo Mulè, pure lui finito in carcere per  un tentato omicidio avvenuto lo scorso 7 settembre, a pochi metri da un locale nei pressi della spiaggia di Magaggiari di Cinisi, di cui fu vittima il 20enne Pierpaolo Celestre di Borgetto.

Paolo non c’è più. Inconsolabile la madre, Loredana Zerbo, che ha rilasciato una videointervista a Massimo Minutella, conduttore del celebre format televisivo Casa Minutella.

L’intervista integrale alla mamma di Paolo La Rosa sarà disponibile sulla pagina facebook di BlogSicilia da domenica 8 marzo alle 14.

Un racconto lungo e colmo di dignità e compostezza seppur nel feroce dolore che attanaglia mamma Loredana, che ai funerali del figlio ha voluto parlare ai tantissimi giovani intervenuti, lanciando un messaggio di legalità e fiducia nelle forze dell’ordine che stanno indagando.

Un messaggio ribadito anche a Massimo Minutella nel corso della intervista che vi proporremo e che ha colpito molto il conduttore.

“Ho voluto incontrarla – dice Minutella – perché passasse ancora una volta il messaggio di Loredana. Lei vuole ribadire con forza che con la violenza non si ottiene nulla, così come con la vendetta”.

Nell’intervista Loredana ripercorre le ore terribili di quella notte di morte, raccontando con dovizia di particolari come ha saputo quanto era accaduto e come si sia resa conto, in quell’attimo, che la sua vita era cambiata per sempre.

A Minutella mamma Loredana ha dichiarato che non esclude la possibilità di perdonare chi ha ucciso il figlio e che ha l’impressione che il suo Paolo gli stia gridando tutta la sue sete di giustizia.

“Umanamente – conclude Minutella – è un incontro che mi ha fatto riflettere molto. E’ straziante sapere che questa mamma non potrà più riabbracciare il proprio figlio. Per sentirsi ‘vicina’ a lui può solo recarsi al cimitero, come fa ogni giorno. Loredana è una donna di grande forza e determinazione nonostante la tragedia che sta vivendo. E non si stanca mai di ripetere che con la violenza non si va da nessuna parte”.

Il garbo e la fiducia nel futuro di Loredana Zerbo sono una lezione per tutti.

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