Dal primo gennaio, 111 lavoratori della Reset passeranno con cessione individuale di contratto a Rap (94) e Amat (17). Ed è stato uno dei temi al centro del confronto fra Cgil Cisl Uil, le categorie dei tre sindacati che si occupano delle Partecipate Amat, Rap, Amg, Reset, Amap, Sispi, il sindaco di Palermo, il vice sindaco , gli assessori al ramo del Comune e i presidenti delle aziende, che si è svolto a Palazzo delle Aquile. Un incontro chiesto dai sindacati, che nei giorni scorsi hanno ricevuto i piani industriali delle società.
“Un percorso di dialogo che definiamo positivo – spiegano Enzo Campo segretario generale Cgil Palermo, Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Gianni Borrelli coordinatore Uil Palermo –, e che rappresenta un punto di partenza per un confronto più dettagliato su ogni partecipata. I presidenti infatti convocheranno adesso i sindacati confederali e le categorie per un’analisi più attenta dei conti delle singole aziende e delle loro prospettive future. Abbiamo evidenziato come le criticità finanziarie ed organizzative dovranno essere affrontate in modo adeguato; il futuro delle partecipate è fortemente collegato al bilancio consolidato del Comune di Palermo, quindi il livello di attenzione deve essere al massimo per garantire il futuro ai lavoratori coinvolti e poter fare nuove assunzioni, rispetto alle esigenze che si manifesteranno. Noi vogliamo che le partecipate del comune di Palermo rimangano a proprietà pubblica”. Durante l’incontro sono stati dunque evidenziati punti di forza e debolezza di tutte le aziende.
“Obiettivo che vede coinvolte tutte le aziende – aggiungono i tre segretari -, intanto è quello di sostenere Reset nel suo percorso di sviluppo e rilancio, da qui il passaggio dei lavoratori a gennaio. Sulle possibili nuovi assunzioni invece in tutte le Partecipate per alcune aree specifiche delle aziende, abbiamo chiesto di accelerare i tempi per renderle effettive e dare risposte ai disoccupati della città”. Altro tema affrontato è stato quello dell’evasione fiscale (ad esempio la Tari).”Pagare tutti ma pagare meno deve essere l’obiettivo dell’amministrazione comunale, recuperare queste somme darebbe ossigeno alle casse delle Partecipate” concludono Campo, La Piana e Borrelli.
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