Archiviato Defr e proroga dell’esercizio provvisorio prima della pausa per le festività pasquali, ritornano immutati alla ripresa dei lavori parlamentari tutti quei nodi politici che appena lasciati alle spalle e che sembrano in qualche modo accompagnare il dibattito su quello che sarà ‘l’argomento del mese’, ovvero l’approvazione della legge finanziaria entro il 30 aprile.
E proprio su questo che si vedrà l’approccio della maggioranza e le risposte dell’opposizione ma anche e sopratutto se a dare una mano a questa maggioranza sul filo del rasoio ci saranno frange di ‘opposizione responsabile’. Un nome per tutti è Sicilia Futura che con il suo comportamento e con le riflessioni portate avanti dai suoi esponenti in occasione del Defr e dell’esercizio provvisorio ha aperto una lacerazione interna al centro sinistra.
Per comprendere possibili mosse future e sopratutto tentare di avere il polso anche sulla compattezza del Pd in vista delle prossime scadenze parlamentari, BlogSicilia ha intervistato il capogruppo del Partito Democratico all’Ars Giuseppe Lupo.
Partiamo proprio dal Centrosinistra e da quanto affermato dagli esponenti di Sicilia Futura che sembrano essere sempre più lontani da voi. Cosa ne pensa sopratutto alla luce di una maggioranza costretta a contarsi?
“Io non commento quanto dichiarato in questi giorni, dico solo che non ho condiviso il comportamento di Sicilia e mi auguro che il centrosinistra possa rimanere unito. Posso parlare di quel che faremo noi, del nostro ruolo: noi continueremo a svolgere la nostra funzione di opposizione. Sì è vero la maggioranza è precaria anche a causa delle divisioni interne, il nostro senso di responsabilità sarà nel senso di avanzare delle proposte per il lavoro e lo sviluppo anche in vista della manovra finanziaria e vedere se ci saranno delle aperture. Proprio in questo senso abbiamo incontrato le associazioni cooperative ed incontreremo i sindacati in vista proprio dell’esame della finanziaria. Il nostro collaborare sarà nelle sede istituzionali nelle commissioni competenze, per emendare o proporre nuovi articoli.
Punti che già criticate di questa manovra?
Certamente affrontare l’ accorpamento di Crias, Ircac, è una riforma ed un argomento importante che a nostro avviso non si può affrontare in un articolo di finanziaria ma che necessita di un ddl dedicato e di un dibattito che finora non c’è stato. Per questo chiederemo lo stralcio dell’articolo 1, riteniamo infatti che il tema del credito vada affrontato in modo serio cercando di capire quali strumenti siano utili per lo sviluppo produttivo del nostro territorio. Un altro fattore che riteniamo negativo ad una prima analisi del documento finanziario e che non ci sembrano sufficienti gli investimenti a sostegno, i 115 milioni previsti in trasferimenti in conto capitale sono pochi.
Ed il Pd siciliano in questo contesto politico non sembra stare nel migliore dei modi. Non mancano lacerazioni interne, contrapposizioni e personalismi
Io ho sempre affermato che sarebbe stato bene anticipare il congresso regionale per rilanciare il partito prima delle elezioni nazionali purtroppo così non è stato. Il 21 avremo assemblea nazionale quel che è certo è che dobbiamo ripartire dai territori e dall’incontro con i corpi sociali intermedi.
Ricordiamoci che a giugno abbiamo un appuntamento elettorale importante, le amministrative. Occorre che si arrivi a questa scadenza con un partito forte ed unito, ogni divisione interna è un regalo all’avversario. Mi auguro che tutti si voglia collaborare. Chi ha responsabilità maggiori deve impegnarsi per unità.
Un’ultima cosa la polemica nata dalla ‘denuncia’ del presidente Musumeci sui dipendenti regionali e la legge 104?
Sulla vicenda il presidente farebbe bene ad aprire un tavolo di confronto con i sindacati per affrontare il problema, forse lo avrebbe dovuto fare ancora prima. Sono dell’idea che i problemi vadano risolti altrimenti tutto resta sul pian della denuncia.
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