Si è svolto oggi l’incontro tra prefetto e parti sociali sollecitato da Cgil, Cisl Uil e dalle organizzazioni di categoria della Scuola sulla ripartenza in sicurezza a gennaio. I sindacati, pur esprimendo apprezzamento per l’incontro, di carattere informativo, hanno lamentato il fatto di non essere stati convocati ai tavoli e hanno espresso perplessità sulla tempistica con cui si stanno svolgendo lavori e accordi per programmare il ritorno a scuola.

Tra le richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil con Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, nell’ottica di un percorso condiviso, la necessità di un potenziamento dei trasporti con un aumento di corse “dedicate” allo spostamento degli studenti pendolari.

La necessità di individuare soluzioni diversificate per località di provincia e città metropolitane, l’importanza di un controllo degli alunni che utilizzano i trasporti, con prelievo di temperatura e tracciabilità, un controllo più serrato da parte delle amministrazioni comunali per evitare gli assembramenti davanti alle scuole. “Chiediamo una condivisione dei dati, finora mancato, che ci consenta un monitoraggio continuo della situazione”.
I sindacati hanno rivendicato il loro ruolo di rappresentanza rispetto a decisioni che hanno ricadute su lavoratori, studenti e famiglie del territorio e di supporto nella ricerca di soluzioni. “I tavoli devono integrare i vari pezzi della società, includendo tutti quelli che possono contribuire a superare questo momento di crisi”, hanno chiesto espressamente Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola.

Nei suoi interventi il prefetto ha sottolineato più volte che su tutte le possibili risoluzioni giocano una notevole influenza sia i Dpcm relativi alla gestione della situazione epidemiologica, sia gli accordi Stato – Regioni.

Al momento, ai sindacati è stato confermato che l’avvio delle lezioni sarà in presenza al 50 per cento dall’8 gennaio e al 75 per cento dal 15 gennaio. Con la possibilità di distanziamento di un’ora, dalle 8 alle 9, per l’ingresso e dalle 13 alle 14 per le uscite. Per il trasporto pubblico l’esigenza è di organizzare circa 42 bus urbani e 131 corse extraurbane in più (con un potenziamento di 99 autobus).

I sindacati hanno inoltre chiesto, per affrontare la fase pandemica, una gestione sinergica sul territorio del problema scuola-lavoro-sanità. E di considerare una flessibilità anche degli orari delle attività commerciali, per evitare assembramenti sui pullman o agli ingressi di quelle scuole che si trovano nei centri urbani in prossimità dei negozi e di considerare la necessità di “ingressi differenziati”. I sindacati hanno sollecitato anche la conferma degli stanziamenti per i servizi integrativi da parte del Def.

Un nuovo incontro è previsto per domani all’assessorato regionale Pubblica istruzione tra tutti i Prefetti, l’Usr e i rappresentanti dei trasporti, per fare il punto della situazione. Sul tappeto, la possibilità di utilizzare aziende del trasporto locale per il potenziamento delle corse, anche grazie ai contributi del Mef. Tra le altre informazioni fornite durante l’incontro, “quella di un monitoraggio continuo per garantire la Scuola in presenza e in sicurezza e le doppie fasce orarie per evitare gli assembramenti”.

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