Nuova puntata della maxi inchiesta che coinvolge il sindaco Leoluca Orlando e altri 23 fra ex assessori e dirigenti comunali indagati per aver taroccato, secondo gli inquirenti, il bilancio del Comune di Palermo. Il terremoto giudiziario sembrerebbe partire dal ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile, indagato e – inconsapevolmente – accusatore delle magagne nei conti a Palazzo delle Aquile. È lui stesso, intercettato, a dire: “Mi mancano un sacco di soldi, entrate gonfiate dei tributi, minchia mi viene da piangere. Siamo falliti, siamo falliti… non voglio rimanere schiacciato, io non lo so gestire il dissesto”.

Le nuove intercettazioni: “Il sindaco è un pazzo”

E dalle carte dell’inchiesta, riportate oggi dai due principali quotidiani dell’Isola (Giornale di Sicilia e Repubblica Palermo) emergono nuovi dettagli. Basile, telefonata dopo telefonata, “finisce per confessare involontariamente alla Procura il disordine che avrebbe portato ai falsi in bilancio”, scrive Repubblica.

Il sindaco Orlando vorrebbe più soldi per i Teatri e Basile sbotta al telefono con la vice capo di gabinetto del primo cittadino il 7 novembre 2019: “Il punto è che il sindaco vuole dare, ed è un pazzo, 3 milioni e 7 al Massimo, un milione e mezzo al Biondo, cioè stiamo parlando di cifre stratosferiche…”

Basile: “Io vittima di questi animali”

Basile fornisce la sua radiografia delle reali condizioni economiche del Comune. È il 5 agosto 2019. Il ragioniere generale parla col presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune, Sebastiano Orlando, anche lui indagato. I due discutono di una relazione di Basile frutto «di una mail scritta da Giusto Catania – scrivono gli inquirenti. E Basile al telefono: “Li querelo tutti, dal primo all’ultimo – afferma il ragioniere generale -, l’Ente è strutturalmente deficitario, perché io ho deciso che sia strutturalmente deficitario! La politica è così ottusa! Così schifosa! Che invece di preoccuparsi che che lo siamo, perché lo siamo e non da ora… non paghiamo nessuno, società fallite, giusto? Ti preoccupi di trovare il capro espiatorio. Noi siamo strutturalmente deficitari perché Basile ha deciso che lo saremo! Hai capito? Io sono sempre vittima di questi animali“, riporta il Gds.

Giusto Catania super intercettato

Basile chiama in causa l’assessore alla Mobilità Giusto Catania (che non è indagato): «Poi mi parlano davanti a me apertamente che hanno truccato le carte per non aumentare la Tarsu 2019». Nell’estate 2019 i cellulari di Catania sono tra i più intercettati di questa inchiesta della guardia di finanza.

E Catania il 6 agosto 2019 parlando a telefono con Totò Orlando, presidente del consiglio comunale, afferma: «Lui è pure scemo (riferendosi all’assessore al Bilancio, Roberto D’Agostino) – afferma -. Io fossi assessore al Bilancio la scaricherei tutta alle amministrazioni precedenti… non vuoi scaricare sul ragioniere perché ci devi lavorare perché poi sei senza appoggio… esci dalla gabbia non caricare tutta la merda… comunque». Catania e Salvatore Orlando non risultano tra gli indagati.

“Conviene commigliare tutte cose”

Pochi giorni prima, il 4 agosto 2019, Salvatore Orlando chiama l’allora assessore al Bilancio Roberto D’Agostino per parlare dell’anticipazione di cassa — 10 milioni di euro — e dell’importo sforato.  L’assessore taglia corto: «Va beh, conviene commigliare tutte cose Totò, giusto?”. Commigliare, cioè coprire, annota la Finanza. Gli investigatori nel rapporto alla procura scrivono: «La posizione del sindaco Orlando è di dare la colpa al Governo».

“Amici che non pagano”

Totò Orlando, commentando il comportamento di Basile, in altra telefonata: “Ti ricordi il bordello del rendiconto? Qualcuno gli portò le carte e gli disse, vedi che non è così, e lui ristò incagliato. Lui ha cacciato – prosegue – dal palazzo della ragioneria Mortillaro (Luigi Mortillaro, dirigente contabile a tempo determinato) e la prossima bomba dalla quale non ci salveremo arriverà dai tributi… vedi che ci sono due milioni di metri cubi… scomparsi… molti sono capannoni industriali, amici che non pagano“.

Un altro spunto su cui indagare?

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