Sabato scorso un loro collega è morto dopo giorni di agonia. Morto suicida per la disperazione dopo anni in attesa del recupero di un lavoro promesso e mai arrivato.
Oggi pomeriggio a BlogSicilia è venuto a trovarci Vincenzo Figuccia, deputato regionale col quale, parlando, ci siamo trovati a discutere proprio di loro: gli operatori degli sportelli multifunzionali. Dopo le proteste con le magliette nere a lutto, pur piangendo il collega morto come altri prima di lui, non si sono fermati. nasce così il racconto del viaggio che stanno facendo da Palermo verso Roma per portare al Ministero del lavoro la loro protesta visto che la regione, nonostante leggi e norme fatte per loro, non riesce a muovere un passo.
In quattro siamo partiti intorno alle ore 16.00 da Piazza Indipendenza e siamo già a Messina dove ci aspettavano altre due colleghe, destinazione Roma, per l’ennesimo viaggio della speranza, per cercare risposte e soluzioni all’emergenza sociale che ha investito le famiglie della formazione professionale – ci racconta al telefono Adriana Vitale – . Un ringraziamento particolare ai colleghi che, grazie alla loro generosità, pur in una situazione di disagio economico, hanno consentito questo viaggio. Siamo armati di forza, determinazione, coraggio, corazzati per non farci male, per farci scivolare addosso tutto, anche se. Qualche cambio nei borsoni, cuore, testa, timore, preoccupazione, apprensione ma tanta speranza, la speranza di non vedere mai più i visi sconfitti, delusi, amareggiati dei tanti colleghi che aspettano una buona notizia da portare a casa”.
“Ciò che è certo è che nessuno riuscirà a farci desistere dal continuare la battaglia – promette – per chi non si è mai risparmiato nella lunga, logorante, infinita lotta in difesa della propria dignità, spesso umiliata, mortificata, calpestata da chi ha avuto indegnamente in mano la vita di tanti lavoratori e da chi si è messo di traverso, per ingordigia e sete di potere. Troppo spesso la pena nel cuore di gambe segate, di attese tradite, di illusioni che puntualmente si trasformano in cocenti delusioni. Ognuno di noi ha ricevuto in questi quattro lunghi e infiniti anni un proiettile in busta, poi sono diventati due, poi tre, poi dieci a cadenza periodica e ti abitui, non ci fai caso, fino a quando l’ultimo ti colpisce in pieno cuore, fino a quando qualcuno di noi non ce la fa, allora e solo allora, realizzi che sei vulnerabile e piccola innanzi tanta cattiveria, arroganza, prosopopea miscelata da inettitudine, incapacità, inadeguatezza. Un mixer esplosivo che riesce solo a provocare devastazione e miseria”.
La delegazione composta da lavoratori USB, Lavoratori Liberi ex Sportelli Multifunzionali e Irriducibili della Formazione professionale è in viaggio per Roma per manifestere di fronte al Ministero del Lavoro con sciopero della fame e maglietta nera.
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