Famiglia con due minori minacciata di sgombero dall’immobile confiscato a Palermo in cui abita da qualche tempo. Il sindacato del Sunia Palermo si rivolge al prefetto chiedendo un intervento a tutela. La famiglia in questione, che abita in via Passaggio dei Picciotti, la scorsa settimana è stata informata che il 21 aprile sarà eseguito lo sgombero con intervento delle forze dell’ordine. “La coppia, con due bambine, di 10 anni e di 4 anni, non ha ricevuto nessun atto scritto di preavviso di sfratto o di sgombero, ma solo generici avvisi verbali – dichiara il segretario del Sunia Palermo, Zaher Darwish -. Ci siamo appellati all’amministrazione comunale, che non sembra poter offrire nessuna concreta soluzione alternativa e dignitosa, che garantisca l’unità familiare”.

“Imbarazzanti, nessuna risposta”

“Giudichiamo imbarazzante e mortificante l’assenza di risposte valide  da parte di chi governa la città e  dagli assessori competenti  per affrontare l’emergenza abitativa – aggiunge Darwish -. Non c’è nessuna idea, visione o comprensione della dimensione del disagio abitativo di tantissime  famiglie di  Palermo. Tanto è vero che ancora una volta abbiamo ricevuto ai nostri sportelli Consuelo, moglie e mamma di due bambine minori, convocata alla caserma dei carabinieri dove è stata avvisata che giovedì prossimo sarà buttata per strada insieme al marito e alle due figlie. Per tutti gli sgomberi chiediamo che il trasferimento sia garantito da casa a casa. Nessuno deve rimanere in mezzo alla strada. Non bastano i percorsi di accompagnamento, non rappresentano una soluzione al dramma della casa”.

La protesta dei giorni scorsi

Proprio sul tema degli sgomberi il Sunia, assieme a Sicet, Uniat e all’Unione degli inquilini, ha manifestato il 21 marzo scorso davanti alla prefettura esprimendo forte preoccupazione per la situazione abitativa della città, aggravata dai pesanti riflessi dell’emergenza sanitaria, dalla ripresa delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole, dalla forte incidenza sui costi dell’abitazione dei rincari delle utenze domestiche e degli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico. “Questo, e altri casi simili – spiega Zaher Darwish – sono stati al centro o della nostra iniziativa sindacale e oggetto della nostra preoccupazione, già espressa al presidio durante l’incontro in prefettura. E sono il motivo per cui ribadiamo l’urgenza di nuova convocazione, unitamente all’amministrazione cittadina”.

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