Nel 2018 in Sicilia si è registrata una lieve crescita del tessuto imprenditoriale. Le iscrizioni presso i registri delle Camere di Commercio sono state 25.820 mentre le cessazioni 22.527: il saldo positivo si attesta quindi a +3.293 imprese nell’arco dell’anno. Complessivamente le imprese esistenti in Sicilia al 31 dicembre del 2018 sono 464.784, confermando un tasso di crescita positivo di 0,71%, rispetto al 2017 quando erano 462.625. Lo dice Unioncamere Sicilia. “Segnali seppur di poco ma positivi – commenta il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace – anche nel corso del 2018 la Sicilia continua a mantenere vivo il proprio tessuto imprenditoriale, composto principalmente da piccole e medie imprese. Tutte le province hanno fatto registrare un andamento positivo in termini sia di valori assoluti sia in riferimento al tasso di crescita, con in primis la provincia di Messina +1,08%, seguita da Siracusa +1,06%, Ragusa +0,97%, Trapani +0,81%, ed infine Catania e Enna rispettivamente +0,40% e +0,35%, significato che continua ad esserci voglia di fare impresa. La forma giuridica maggiormente preferita dagli imprenditori nel 2018 è stata quella delle Società di Capitali che sono cresciute del 5,4%, in calo invece Società di persone e imprese individuali”.
“Il sistema delle Camere di Commercio – aggiunge Santa Vaccaro, segretario generale di Unioncamere Sicilia – è in prima fila nel supporto all’imprenditoria del territorio e a favorire la nascita di nuove imprese, offrendo dei servizi sempre più innovativi e di semplificazione della burocrazia, che continua ad essere un freno alla nascita di nuove imprese”. Il tasso di crescita nazionale è stato stimato dello 0,52%: la Sicilia quindi si è collocata al di sopra delle stime.