“Troppe pratiche bloccate alla Regione, in assessorato Ambiente e Territorio, soprattutto quelle che riguardano i tempi di istruttoria delle istanze che pervengono al sevizio 1 VIA (valutazione impatto ambientale) e VAS(valutazione ambientale strategica) dove rispetto alle previsioni normative, i tempi di rilascio del provvedimento unico sono fortemente dilatati. Negli ultimi mesi, infatti, si è dimezzato il numero di pratiche esaminate dalla Commissone tecnica specialistica rispetto a quanto accadeva prima e la percentuale di esiti positivi in confronto all’esaminato è passata, in pochi mesi, dal 90% al 40%”.

Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario della Filca Cisl, Paolo D’anca, quello della Fillea, Cgil Mario Ridulfo e di Feneal Uil Sicilia Francesco De Martino, che hanno fatto richiesta di una convocazione urgente in quarta commissione all’Ars, quella Territorio e Ambiente, per chiedere all’assessore Cordaro il perché della lentezza delle procedure autorizzative in assessorato relative alle “autorizzazioni ambientali di competenza regionale” – Commissione tecnica specialistica.

Raccogliamo la preoccupazione dei lavoratori dopo il grido d’allarme lanciato dalle imprese, che vedono la sorte della propria attività di impresa legata ad autorizzazioni che non arrivano, impedendo la programmazione dell’attività d’impresa e degli investimenti. Tali attività di impresa occupano migliaia di lavoratori che potrebbero da un giorno all’altro perdere il proprio posto di lavoro. Sappiamo -persegue la nota- che sono oltre novecento le pratiche in attesa di essere esaminate e approvate e che tale lentezza tiene bloccati oltre due miliardi di euro di investimenti. Riscontriamo una lentezza burocratica – spiegano- soprattutto nei settori che riguardano  edilizia-lapideo-calce –gesso e legno. E questo non è più tollerabile perché così si blocca qualsiasi prospettiva di sviluppo oltre agli investimenti nell’isola. Oggi più che mai servono procedure amministrative snelle, veloci e certe anche in prospettiva dei fondi Sicilia dal Recovery Fund, molte delle quali andranno a finanziare infrastrutture strategiche per la messa in sicurezza del territorio regionale, che dovranno ottenere pareri ed autorizzazione da parte dell’assessorato Territorio ed Ambiente.  A denunciare i ritardi in un settore trainante, come quello lapideo, soprattutto in provincia di Trapani, sono i segretari territoriali.

“Non è più accettabile – dicono i segretari  della Filca Cisl Palemo -Trapani, Francesco Danese e della Fillea Cigl Trapani, e Enzo Palmeri e di Feneal Uil Trapani, Peppe Tumbarello – assistere a queste lungaggini burocratiche che inficiano fortemente un settore determinate come quello lapideo. A Custonaci abbiamo 1500 addetti (quindi famiglie) per un export di 45 milioni di euro, a livello regionale oltre 9 mila addetti per un export di 140 milioni. Ci auguriamo -concludono- che si inverta molto presto questa rotta che rischia, soprattutto in per la grave crisi economica e occupazionale dovuta al Covid19, di minare alla base la stabilità sociale ed economica della nostra Regione”

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