“Il tema della salute e della sicurezza dei lavoratori, anche alla luce dei drammatici dati degli infortuni e delle vittime sul lavoro, merita un’attenzione e uno sforzo straordinario. Si legge in una lettera aperta del Comitato Consultivo Provinciale dell’Inail di Palermo. Informazione, formazione e collaborazione sono le parole chiave delle linee programmatiche approvate dal Comitato, che ora fa appello a tutte le istituzioni, alle aziende, alle lavoratrici e ai lavoratori per contribuire a migliorare la consapevolezza dei datori di lavoro che investire in sicurezza non è un costo ma un elemento imprescindibile che connota l’attività d’impresa, e per i lavoratori un pre-requisito che non può mai essere oggetto di compromessi.

La lettera alle istituzioni

Un allarme sociale dettato dalla recrudescenza degli infortuni mortali e dalla commozione unanime per la morte del giovanissimo studente Lorenzo Parelli di 18 anni, durante l’ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro, rendono necessario e improcrastinabile un cambio di passo che sia evidente e tangibile. “Per questo – si legge nella missiva –  proponiamo un percorso condiviso che faccia maturare la percezione del valore della sicurezza sul lavoro come diritto della persona e non soltanto un obbligo. Il percorso culturale di cambiamento può e deve partire dalla scuola, luogo prioritario in cui si insegna e attua la prevenzione.

La proposta alle scuole

Ai dirigenti scolastici il Comitato propone che, a partire dal prossimo anno scolastico 2022/2023, la sicurezza sul lavoro diventi materia scolastica in modo che le scuole formando e istruendo i lavoratori di domani, valorizzino l’importanza della formazione quale elemento essenziale della cittadinanza. “Proponiamo alle aziende di ripensare le modalità operative della formazione che non deve sostanziarsi nel burocratico assolvimento di obblighi normativi, ma va intesa come parte integrante e strettamente connessa al lavoro. Non si incide sulla riduzione degli infortuni sul lavoro per decreto, ma favorendo una seria formazione. Proponiamo una campagna straordinaria di formazione che sia tracciabile e certificata”.

Non sufficiente il Documento di Valutazione dei rischi

“Proponiamo alle istituzioni di accompagnare le aziende, le imprese e i lavoratori nell’applicazione delle attività di valutazione e gestione dei rischi e di adozione delle misure di sicurezza. È necessario implementare i controlli, accompagnandoli a misure che non si sostanzino soltanto nella comminazione delle sanzioni ma contribuiscano ad adottare sistemi di prevenzione operativa. Proponiamo la costituzione di una banca dati dei Documenti di
valutazione dei rischi, sì da avviare un percorso diretto a considerare la qualità di tali Documenti. L’analisi delle modalità di accadimento degli infortuni ci mostra che la gran parte di essi sarebbe stata evitabile se il rischio fosse stato correttamente evidenziato e contrastato con l’adozione di opportune misure di contenimento e mitigazione. Non possiamo più limitarci a considerare sufficiente il possesso del Documento di Valutazione dei rischi, ma bisogna
attivare un percorso inter-istituzionale e partecipato valorizzando il ruolo dei Rappresentanti per i lavoratori della sicurezza e diretto ad assicurare e certificare un livello qualitativo standardizzato minimo”.

Aiuti alle imprese

Il Comitato propone inoltre aiuti alle piccole imprese “che rappresentano la maggioranza del tessuto imprenditoriale della nostra terra, oltretutto in grande difficoltà economica in questo periodo, a non rinunciare alle nuove tecnologie per la sicurezza e ad avvalersi di tutti gli strumenti a disposizione (finanziamenti, bandi, incentivi)”.

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