“Non si può affidare a un’etichetta di un millimetro la scelta consapevole dei consumatori sulla questione dell’uso degli insetti a scopo alimentare, serve un’etichettatura più evidente. Per questo ho chiesto al governo italiano una pausa di riflessione e un approfondimento”. Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, che ieri ha partecipato alla seduta della commissione delle Politiche agricole dove sono state discusse le proposte sulle informazioni nelle confezioni dei prodotti a base di insetti da parte del ministero della Attività produttive e del ministero dell’Agricoltura.

Sammartino chiede una pausa al governo nazionale

“Serve innanzitutto un approfondimento sui rischi per la salute – aggiunge Sammartino – ma anche una più corretta informazione verso i consumatori per renderli consapevoli di ciò che stanno acquistando e mangiando: un’etichetta così piccola non va sicuramente in questa direzione”. “Purtroppo – conclude l’assessore – c’è una notevole e ingiustificata esigenza di affrettare la loro commercializzazione a prescindere dall’esposizione a rischi per la salute, almeno per determinate categorie di consumatori. Invece, vanno rispettati il principio di informazione e soprattutto quello di precauzione. Il consumatore ha il diritto di scegliere se correre il rischio e, al contempo, occorre acquisire conoscenze sull’accettabilità sociale di questi nuovi tipi di alimenti. Infine, bisogna valutare l’impatto ambientale e come tutelare il Made in Italy“.

I panificatori siciliani dicono no alla farina di insetti

Nei giorni scorsi l’Associazione Italiana Panificatori Assipan Confcommercio si oppone all’utilizzo della polvere di grillo domestico nella produzione del pane artigianale italiano. “La tutela delle eccellenze gastronomiche italiane è fondamentale per la sopravvivenza delle imprese del settore alimentare”, dicono. Il Regolamento di esecuzione 2023/25 della Commissione Europea autorizza l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) quale nuovo alimento. I panificatori però si oppongono a tale provvedimento.

“No alla polvere di grillo domestico”

Su tale tema, l’Associazione Italiana Panificatori Assipan Confcommercio esprime la propria “convinta contrarietà all’utilizzo di polvere di grillo domestico nella produzione del pane artigianale e dei prodotti da forno. Pur comprendendo i processi di globalizzazione e le collegate evoluzioni gastronomiche Assipan Confcommercio ritiene che sia necessario tutelare il buon pane fresco artigianale italiano ricco di storia e tradizione.

Pane solo con grano, acqua e lievito

“Inoltre – aggiungono -, in ottemperanza alla normativa vigente, in considerazione dell’articolo 14 della legge 4 luglio 1967 numero 580, il pane deve essere prodotto esclusivamente con sfarinati di grano, acqua e lievito con o senza aggiunta di sale comune. Sebbene, successivamente, il regolamento di cui al D.P.R. 502/1998 consenta l’aggiunta di ulteriori ingredienti nella produzione del pane, la denominazione di vendita deve essere completata dalla menzione dell’ingrediente utilizzato e, nel caso di più ingredienti, di quello o di quelli caratterizzanti”.