Domani, venerdì 23 novembre, a partire dalle 9.00, nella Sala delle Capriate del Complesso Monumentale dello Steri (piazza Marina, 61) sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo sarà presentato il progetto “Children’s voices for a new human space”, finanziato dal Programma Erasmus + dell’Unione Europea e organizzato da UniPa in collaborazione con le Università di Bergen (Norvegia) e del Surrey (Regno Unito).
La giornata inizierà con i saluti introduttivi del Rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, del Prorettore all’Internazionalizzazione, prof.ssa Ada Maria Florena, del Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione, Gioacchino Lavanco e del Sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque.
Seguirà l’intervento di Martyn Barrett, professore emerito di Psicologia dell’Università del Surrey e autore principale del “Reference Framework of Competences for Democratic Culture”, il testo di riferimento del Consiglio d’Europa per la promozione del dialogo interculturale e della cultura democratica nei paesi dell’Unione.
La giornata si chiuderà con una tavola rotonda in cui si approfondiranno le strategie per educare all’intercultura e alla democrazia nei contesti scolastici. Sulla questione si confronteranno Giovanna Marano, Assessore alle Politiche Giovanili, Scuola, Lavoro e Salute del Comune di Palermo, Benita Licata, Dirigente Scolastico, Adham Darawsha, già Presidente della Consulta delle Culture del Comune di Palermo, Daniele Papa, Presidente della Clinica Legale dell’Ateneo di Palermo e Daria La Barbera del CESIE.
Il progetto “Children’s voices for a new human space” è un percorso triennale per la promozione delle competenze democratiche e interculturali nelle istituzioni scolastiche europee. Destinatari dell’intervento saranno oltre 30 insegnanti e oltre 200 alunni di cinque scuole primarie in Italia, Bulgaria, Romania, Spagna e Norvegia.
Punto di forza del progetto è la sinergia tra ricerca, pratiche educative e innovazione tecnologica, in particolare una delle priorità del programma è la creazione di una App che sostenga gli insegnanti nel lavoro di promozione delle competenze interculturali e dei valori democratici nelle scuole.
Per l’Italia, l’istituto coinvolto è la Direzione Didattica Statale “G. Cirincione” di Bagheria. La formazione degli insegnanti sarà curata dall’associazione “Identità, Sviluppo e Integrazione”, in linea con il quadro di riferimento delle abilità che tutti i cittadini devono possedere per dare un contributo efficace alla vita delle loro comunità, già individuate dal Consiglio d’Europa nella più ampia proposta teorica dal titolo “Competences for Democratic Culture”. Partner del progetto è anche la software house rumena Rodax, che svilupperà gli elementi IT previsti.
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