Anche dalla Sicilia politica e istituzioni fanno quadrato attorno al ministro degli Esteri Antonio Tajani, vittima di un’intimidazione dopo aver ricevuto una lettera di minacce. Governo regionale e Ars respingono al mittente il gesto ed esortano l’esponente forzista a proseguire nel suo lavoro. Si ipotizza che la lettera di minacce possa essere collegabile agli anarchici che chiedono la revoca del 41 bis per Alfredo Cospito. Quest’ultimo è rinchiuso nel carcere milanese di Opera perché accusato di aver messo in campo due attentati.

Schifani: “Lo Stato non si fa intimidire”

“Lo Stato non si può fare intimidire – afferma il presidente della Regione Renato Schifani -. Al vice presidente del Consiglio Antonio Tajani vanno la solidarietà e la vicinanza mia personale e dell’intero governo regionale. Conosco bene il ministro degli Esteri e sono certo che proseguirà, senza tentennamenti, nella sua azione di governo. Soprattutto nel mantenere alta l’attenzione e la sicurezza nei confronti delle nostre sedi diplomatiche nel mondo, alcune delle quali di recente sono state oggetto di intimidazioni”.

Galvagno: “Dalla parte dello Stato”

A fargli eco commentando l’intimidazione a Tajani il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno: “In questi giorni si stanno ripetendo gravissimi fenomeni intimidatori nei confronti di massimi rappresentanti delle istituzioni repubblicane. Al vicepresidente del Consiglio Tajani, ai sottosegretari Del Mastro e Ostellari e al vicepresidente del Copasir Donzelli giunga la solidarietà mia. Ritengo sia di comune sentire a tutti coloro che, nella lotta tra bene e male, stanno dalla parte giusta, quindi con lo Stato”.

Pellegrino: “L’impegno continua, siamo sicuri”

“A nome mio e di tutti i deputati di Forza Italia all’Ars – aggiunge il deputato regionale Stefano Pellegrino – desidero esprimere la più affettuosa solidarietà al ministro degli Esteri Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore del nostro partito. Siamo certi che nessuna minaccia fermerà l’impegno del ministro, che ha sempre servito le istituzioni italiane ed europee con grande spirito di servizio e abnegazione. Allo stesso tempo ci uniamo a quanti chiedono la massima tutela per i nostri rappresentanti istituzionali di fronte a minacce e pericoli che sono minacce e pericoli per la nostra democrazia”.

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