Incassata la seppur risicata fiducia in Consiglio Comunale, adesso è tempo delle riflessioni per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Da più parti, infatti, arriva la richiesta di rivedere i piani per Palermo per dare finalmente un rilancio alla città che soffre dal punto di vista economico e sociale in particolare. E’ la Cisl che inoltra al primo cittadino alcune riflessioni a poche ore dalla mozione di sfiducia rigettata da Palazzo della Aquile e in vista di un possibile rimpasto di fine legislatura.

“Adesso è ora di pensare al futuro di questa città, ai suoi giovani, al tessuto economico che perde sempre più pezzi importanti, al rilancio dell’azione amministrativa del Comune”,  dice il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana dopo che Orlando ha annunciato di voler utilizzare i 18 mesi che restano del suo mandato elettorale per realizzare tutto ciò che serve davvero a questa città per rinascere. A giorni dovrebbe essere convocata una maggioranza.

La Cisl evidenzia lo stato d’animo dei palermitani. “Ci saremmo aspettati dal Sindaco anche un mea culpa rispetto al lavoro svolto fino ad oggi che – continua La Piana -, come si evince dallo stato d’animo dei cittadini non va assolutamente bene, ci saremmo aspettati un mea culpa rispetto alle attività svolte da molti assessorati, ci saremmo aspettati una analisi più dettagliata ma auspichiamo ancora che il Sindaco la farà nelle prossime riunioni di giunta specie in settori strategici per la nostra città, che hanno bisogno di uno slancio più forte e deciso e forse meno di parte attraverso il coinvolgimento di nuove risorse preparate e disponibili per un impegno per la città”.

Il sindacato, anche a nome delle altre sigle, torna a chiedere a Orlando di essere convocato “per fare una verifica puntuale sulle cose da fare ma anche sulle prospettive future”.

Un piano di rilancio di tutte le partecipate, potenziare la macchina amministrativa, prospettive ai giovani, creare quelle condizioni di credibilità e di attrattività affinché anche le grandi aziende decidano di investire, ripartire dalle periferie, interventi mirati a rendere Palermo ‘accogliente’. Questi i punti secondo la Cisl su cui puntare per il rilancio della città. E poi affrontare tutte le questioni legate alle vertenze lavorative, dai call center ai supermercati che chiudono, ai grandi marchi che abbandonano Palermo.

“I settori del commercio e dei servizi sono in ginocchio – spiega Mimma Calabrò segretario generale Fisascat Cisl Sicilia e Palermo Trapani -, la grande distribuzione in città sta perdendo pezzi fondamentali, e aziende importanti come Carrefour, Sma Auchan, Coop, stanno abbandonando il nostro territorio,~che è soggetto a una vera e propria desertificazione. Serve allora un intervento choc da parte dell’istituzione comunale per riattivare il commercio con politiche mirate. Secondo Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia “Prima di tutto bisogna pensare all’assunzione degli autisti per Amat, lo chiediamo da molto tempo, ma soprattutto garantire all’azienda trasporti cittadina l’equilibrio economico finanziario attraverso la rivisitazione del contratto di servizio che tenga conto di nuovi costi e servizi sostenuti come quello del tram.

Un pensiero anche per l’aeroporto di Palermo che aveva registrato negli ultimi anni sia in termini di traffico passeggeri, superata la soglia dei 7 milioni, sia in termini di nuovi investimenti infrastrutturali.

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