Prosegue all’Ars la maratona per l’approvazione della Legge Finanziaria 2022 presentata dal governo Musumeci. Un provvedimento che sta creando non pochi grattacapi alla giunta regionale e alla tenuta della maggioranza, tra ko ottenuti nel corso delle votazioni dei numerosi emendamenti e polemiche sorte tra le file dell’opposizione.

La deroga al Durc

Tra i provvedimenti votati dai parlamentari siciliani, la deroga al Durc anche per attività che non hanno il documento in regola e che hanno presentato la richiesta di contributi in seguito all’emergenza sanitaria. In sostanza, le imprese che non hanno il Durc in regola potranno continuare a beneficiare dei contributi anti Covid anche nel 2022, la norma è estesa anche alle attività balneari: lo prevede un emendamento del capogruppo di Diventerà Bellissima, Aricò.  L’Ars ha approvato il punto col voto contrario del M5s e con l’astensione del Pd. Le opposizioni hanno contestato la norma, sostenendo che rischia di essere impugnata dallo Stato.

Il “caso transazioni”

Mentre il personale Asu e gli ex Pip manifesta davanti a Palazzo dei Normanni, l’Ars ha approvato un emendamento del governo che sana il “caso transazioni”. La norma autorizza la spesa di 5,1 milioni: 5 mln per i lavori di completamento degli allacciamenti dei bacini dei torrenti Serieri e Scioltabino al serbatoio della Diga Olivo e 100 mila euro per la definizione “dell’accordo di bonario componimento finalizzato al superamento del contenzioso in atto tra la Regione siciliana e il gruppo di cooperazione territoriale europea Grct ArchiMed”.

“Caporetto per il governo”

E le opposizioni sono scatenate mentre all’Ars si corre per approvare il documento economico-finanziario regionale. “Un capitombolo dopo l’altro, questa Finanziaria, senza spina dorsale e senza visione si sta rivelando una Caporetto per il governo. È evidente che non piace nemmeno alla maggioranza di Musumeci”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Nuccio Di Paola, a commento della bocciatura dell’articolo 17 sui contenziosi. “Il governo – dice Di Paola – è andato sotto oltre che sull’articolo 17 anche sull’articolo 10. Prima era naufragato quello sul turismo. Altri articoli, probabilmente, faranno la stessa fine, considerato che tante norme sono state partorite più in vista della prossima campagna elettorale che nell’ottica di perseguire gli interessi dei siciliani”.

In bilancio soldi per antincendio fino al 30 luglio

“La Sicilia rischia di trovarsi nel mezzo dell’estate senza attività antincendio: è l’ennesimo capolavoro del governo Musumeci che ha dichiarato in aula di aver previsto per la forestazione, in particolare per le attività relative alla campagna antincendi, risorse sufficienti solo fino al 30 luglio. E ad agosto che si fa? Secondo il governo Musumeci le altre risorse ‘si troveranno con future variazioni di bilancio’: ci sembra un atteggiamento inaccettabile e irresponsabile, soprattutto di fronte a un tema così grave come quello degli incendi in Sicilia”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo del Pd all’Ars a proposito del dibattito sull’esame della manovra finanziaria. “Abbiamo chiesto al governo di prevedere risorse aggiuntive – aggiunge Lupo – ma non abbiamo avuto alcuna risposta”. “La situazione è ancora più grave – conclude il capogruppo Pd – se si pensa che mancano 23 milioni di euro per le attività dei Consorzi di bonifica e tre milioni per le attività dell’Esa”.

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