“Il vicesindaco Carolina Varchi ha espresso legittimamente il suo pensiero e quello del suo partito Fratelli d’Italia, ma nella qualità di sindaco devo interpretare non solo il sentimento di una coalizione ma quello dell’intera città. Io sono il garante dei diritti civili, delle libertà e della dignità delle persone. Ecco perché l’amministrazione ha dato il patrocinio al Pride Palermo”. Risponde così il sindaco Roberto Lagalla. Lo ha detto durante la conferenza di presentazione della manifestazione che si tiene, a partire dalle 15.

Le distanze prese dal vice sindaco

Varchi ha preso le distanze dal patrocinio offerto dal Comune al corteo sostenendo che “non ha alcun senso concederlo a manifestazioni che hanno una chiara connotazione politico-ideologica”. Ma per il sindaco Lagalla “il bene maggiore della rappresentanza democratica è quello di interpretare non il pensiero dominante ma le sensibilità diverse e articolate, importanti e rilevanti, che stanno all’interno della comunità”.

Le questioni politiche

Il sindaco interviene anche sul mancato voto di ieri a Sala delle Lapidi su un ordine del giorno, che affermava la necessità del contrasto all’omofobia e proponeva l’adesione del Consiglio al Palermo Pride. L’ordine del giorno era stato sottoscritto anche da esponenti della maggioranza. Ma su richiesta di Fratelli d’Italia è stato applicato il regolamento consiliare che ne escludeva il voto proprio perché non collegato alla delibera che era in fase di approvazione.

“Io non credo che quell’ordine del giorno avrebbe avuto difficoltà ad essere approvato in aula – spiega Lagalla – perché è stato sottoscritto non solo dall’opposizione ma anche da forze della maggioranza. Credo che sarà approvato nei prossimi giorni. Il tema fondamentale è che alcune vicende che attraversano le libertà delle persone ed entrano negli spazi istituzionali vanno distinte da ogni vincolo di partito o coalizione perché a scegliere è la persona e non l’indirizzo politico. Anche io ho perplessità su alcune posizioni che oggi vengono rappresentate con la manifestazione del Pride. Ciò non toglie che ho il compito di garantire la rappresentanza di sensibilità cittadine che sono ampliamente presenti all’interno della città”.

Il supporto di Forza Italia

“Desidero esprimere piena sintonia con quanto dichiarato dal Sindaco Lagalla in riferimento al Palermo Pride e condivido la posizione dello stesso, in quanto moderata e rispettosa dei diritti di tutti e di ciascuno. Soprattutto per chi amministra, su questi temi occorre andare al di là delle ideologie partitiche e concentrarsi sulla tutela delle libertà personali” dice il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Gianluca Inzerillo.

“Per questa ragione – continua – ero tra i primi sottoscrittori dell’ordine del giorno presentato in consiglio comunale avente ad oggetto il contrasto all’omofobia, l’adesione del consiglio al Palermo Pride e la tutela dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali. Ritengo infatti che sia arrivato il momento di andare oltre questo scontro e prendere atto che la società si è evoluta e che ogni palermitano e ogni palermitana ha il diritto di sentirsi riconosciuto nell’esercizio de propri diritti nella propria città”.

Anche la Dc nuova con Lagalla

“È noto che l’ampia coalizione che sostiene il sindaco Lagalla abbia al suo interno diverse sensibilità politiche. Questo deve rappresentare una ricchezza, pur nella legittima opportunità per ogni partito di difendere le proprie posizioni ideologiche” sostiene Domenico Bonanno, capogruppo della Democrazia Cristiana al consiglio comunale di Palermo.

“Nonostante le diverse sensibilità, la nostra forza è rappresentata dalla preminente visione comune di una Palermo che torna alla normalità e che inizia a programmare, che inaugura una partnership virtuosa con i privati, che punta sul turismo, sulla cultura, sul miglioramento dei servizi e sul risanamento delle casse. Invito tutti ad abbassare i toni su un problema che non esiste, perché il Sindaco ha fatto bene a concedere il patrocinio al Pride, esattamente come ha sempre fatto il comune e come fatto anche da altre giunte di centrodestra. In una società moderna su libertà e diritti non possono esserci divisioni, a prescindere dal recinto ideologico, pur nella certezza che ci siano confini invalicabili e punti fermi, come la maternità surrogata sulla quale siamo assolutamente contrari. Da partito moderato quale siamo, preferiamo costruire ponti piuttosto che ergere muri. Bene ha fatto il sindaco a porsi come garante di tutti e delle svariate sensibilità che animano la nostra città” conclude Bonanno “troverà nel nostro gruppo consiliare un alleato leale nella difesa dei diritti civili e delle libertà individuali.”

Chinnici “Nessun arretramento sui diritti, bene Lagalla”

“La scelta di Fratelli d’Italia di attaccare il sindaco Roberto Lagalla per aver concesso il patrocinio del Comune di Palermo al Pride 2023 è fuori dal tempo, oltre che sbagliata nel metodo e nel merito. Le polemiche anacronistiche non servono a nessuno, così come non serve alla città un arretramento sui diritti che sarebbe inaccettabile. Ringraziamo il sindaco Lagalla per aver concesso il patrocinio del Comune e ancor di più per avere difeso una scelta che interpreta il sentire di un’intera città; ai colleghi di Fdi ricordiamo, invece, che l’amministrazione comunale non è un monocolore ma è espressione di una coalizione ampia e impegnata sul tema dei diritti”.

Lima e Ferreri “destra intrisa d’odio, Pride momento di libertà e diritti”

“Il Pride è sempre un momento di libertà, festa e denuncia. Lontano anni luce dal linguaggio di odio e militaresco della destra che ha, per propaganda, deciso di scatenare una crociata contro i diritti basata sull’odio e la disinformazione. Le parole di oggi della vice sindaca di Palermo, Carolina Varchi, lo dimostrano ancora una volta. In un paese dove le aggressioni, i suicidi, le violenze fisiche e verbali, le discriminazioni sono all’ordine del giorno, la vera emergenza è l’omofobia alimentata, anche, da dichiarazioni come le sue, che confermano l’ossessione della destra contro i diritti e la libertà delle persone, con la chiara volontà di avvicinarci all’Ungheria di Orban. La vice sindaca si ricordi di rappresentare l’intera città e non la parte più retriva, e sempre più minoritaria, della comunità”. Lo dichiarano Sergio Lima, componente della segreteria regionale del PD Sicilia e della Direzione nazionale e Aurora Ferreri, responsabile del dipartimento regionale Diritti.

Rifondazione Comunista “Carolina Varchi spinge verso l’oscurantismo”

“I Pride sono tra le massime rappresentazioni di emancipazione e riscatto dal pregiudizio che le comunità del nostro paese riescono ad esprimere in maniera spontanea e fuori da ogni condizionamento politico ed ideologico”. Lo scrive Ramon La Torre, segretario cittadino di Rifondazione Comunista Palermo.
La Torre prosegue: “Il tentativo della vicesindaca Carolina Varchi di ricondurre a sè ciò che non gli apparterrebbe, ha certamente il velato scopo di innescare anche le conseguenze del tremendo regolamento del comune di Palermo sui servizi a pagamento resi dalla polizia municipale approvato nel maggio scorso, un regolamento che di fatto non delinea compiutamente il perimetro delle attività che hanno interesse pubblico e subordinano queste all’approvazione o meno del patrocinio o della co-organizzazione del Comune e quindi dell’amministrazione attiva. Un regolamento che non esplicita colpevolmente se siano escluse dal pagamento del servizio le manifestazioni organizzate da formazioni sociali, partitiche e sindacali a difesa e promozione di interessi collettivi condivisi, come lo è oggi il Pride. Un regolamento che è un ulteriore avvitamento intorno al concetto della gestione securitaria della vita pubblica, ingenerando anche diseguaglianze e contrazioni dei principi democratici. Chiunque condivide i principi del Pride, porti oggi il proprio corpo dentro il Pride”.

Figuccia “Sì Lagalla a patrocinio, è rispettoso dei diritti umani”

“Ogni richiesta sul riconoscimento di diritti va ascoltata. Personalmemte ritengo che l’adozione e il concepimento di figli riguardino l’unione tra l’uomo e la donna. Tuttavia credo che in un’occasione come il Gay pride di Palermo sia utile tralasciare le polemiche e rispettare le posizioni di tutti, a partire da quella del Sindaco, che da primus inter pares e da primo cittadino ha il diritto-dovere di accogliere tutti e non negare le istanze di nessuno. Ciascuno rimane della propria idea, nel rispetto delle posizioni altrui, nella consapevolezza che la libertà di ciascuno finisce, dove inizia la libertà degli altri”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato regionale della Lega e questore dell’Assemblea regionale siciliana.

Aricò “Sono al fianco di Varchi”

“Concordo con il vicesindaco Carolina Varchi e sono al suo fianco: non è stato certamente opportuno concedere da parte del Comune e della Città metropolitana di Palermo il patrocinio al Pride”. Lo afferma Alessandro Aricò esponente di Fratelli d’Italia. “Si tratta, infatti, di un evento che insieme alla rivendicazione di alcuni diritti certamente legittimi e condivisibili è purtroppo anche vetrina di propaganda politica e ideologica a favore della maternità surrogata”, conclude.