Continua la protesta dei dipendenti della Latte Puccio di Capaci. Oggi i lavoratori protestano di nuovo davanti ai cancelli del caseificio, in via Monsignor Siino, 54, lungo la statale tra Capaci e Carini.
L’azienda, che produce mozzarelle, il 30 novembre ha aperto le procedure di licenziamento collettivo per 12 lavoratori su 18. E gli stipendi dei dipendenti sono in ritardo di tre mesi.
Il 3 gennaio, giorno in cui scadono ai lavoratori i contratti di solidarietà, di cui hanno usufruito per 2 anni, i sindacati sono stati convocati all’ufficio del lavoro di via Briuccia per i licenziamenti. Il 9 gennaio, nell’aula consiliare del municipio di Capaci, è stato convocato un consiglio comunale per affrontare la crisi della Latte Puccio, alla presenza dei sindacati e dell’assessorato al Lavoro.
“Alcuni lavoratori attendono ancora lo stipendio di agosto, gli altri da settembre. Hanno ricevuto solo qualche acconto – dichiara Renato Aiello, della Flai Cgil Palermo – Oggi avremmo voluto parlare con i proprietari ma gli uffici sono chiusi. Nell’ultimo incontro, l’azienda ci ha detto che si trova nell’impossibilità di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Il rischio concreto è la chiusura di questo stabilimento, che un tempo dava lavoro a 120 persone. Chiediamo alle istituzioni di intervenire per mantenere in vita una delle poche industrie alimentari della zona, un un altro marchio storico che rischia di scomparire”. La precedente protesta, un altro sit-in davanti ai cancelli, si era svolta il 19 dicembre scorso.
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