Il dirigente del Coordinamento attività del collocamento obbligatorio Politiche precariato della Regione Siciliana ha firmato il decreto che impegna la somma di oltre 2,4 milioni di euro per il pagamento del sussidio per il mese di Marzo 2022 in favore dei soggetti impegnati in Attività Socialmente Utili. Le somme sono state trascritte nel Bilancio della Regione Siciliana per l’esercizio finanziario 2022. Con lo stesso decreto è stata disposta la liquidazione della spesa ed è stata autorizzata l’emissione dei mandati di pagamento del sussidio per il mese di Marzo 2022 in favore dei soggetti impegnati in Attività Socialmente Utili.
La protesta dei sindacati
“Il sistema dei pagamenti del Personale ASU si trova insabbiato nella palude dell’inefficienza organizzativa della macchina regionale, in particolare del Servizio I del Dipartimento del Lavoro di Via Praga, deputato a emettere i relativi decreti e mandati di pagamento, mai emessi nei tempi previsti”. Lo dicono in una nota i sindacati degli Asu siciliani che avevano chiesto, al Dirigente Generale responsabile del Dipartimento, la rimozione del dirigente responsabile e di affidare “all’esterno un’attività che non è stata mai in grado di assolvere nei tempi dovuti”.
Il problema della burocrazia
La burocrazia regionale, lamentano i sindacati, è riuscita, con la sua scellerata organizzazione, di mancata programmazione delle attività da svolgere, di continui, infiniti e inventati controlli documentali, a declassare il Personale ASU rispetto ad altro personale, come personale di categoria inferiore visto che ogni mese è l’unico personale a non percepire mai il sussidio come altro personale egualmente gestito e pagato dallo scellerato Servizio I. “A proposito del sussidio non possiamo non rimarcare che è un’autentica elemosina, persino inferiore al reddito di cittadinanza; su questo aspetto la politica non può girarsi dall’altra parte, anzi preannunciamo uno specifico comunicato successivo ad hoc”.
Sistema da rivoltare
“Vogliamo ricordare a tutti i soggetti della burocrazia regionale che il Personale ASU in moltissime realtà sopperisce totalmente alle carenze di organico laddove questo opera ed è denigrante per tantissimi lavoratori non essere remunerati e attendere, giorno dopo giorno, mentre qualcuno continua a giocare con il loro malessere aggravando sempre più la loro esistenza. È arrivato il momento che si intervenga per mettere la parola fine a questo vergognoso comportamento se non si vuole essere conniventi con un sistema che deve essere rivoltato come un calzino”.
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